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Pazienti Covid dializzati,
il Nursind: «Tutti sulle spalle
dell’Emodialisi del “Mazzoni”
che è in grave carenza di personle»

ASCOLI - Il segretario territoriale del sindacato degli infermieri denuncia, con una lettera inviata ai vertici della Sanità regionale e locale, le criticità di un reparto che, già ad ottobre, si è trovato con 6 operatori in meno: «E' fuori discussione poter affrontare la quarta ondata senza un rapido intervento di sostegno»
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Maurizio Pelosi

Ricoveri da Covid e carenza di personale in ospedale: non è il tormentone del momento ma un’emergenza che sta interessando anche il servizio Dialisi dell’Area Vasta 5. A denunciare la situazione è il Nursind che già ad ottobre, cioè quando 6 infermieri si erano messi in malattia, proprio in concomitanza con l’obbligo di esibire il green pass, vi aveva puntato i riflettori.

Ora, l’organizzazione sindacale torna sull’argomento scrivendo una lettera indirizzata ai vertici della Sanità regionale e locale per mettere in evidenza la mancanza di: «un’organizzazione strutturale o “piano pandemico” per la gestione dei pazienti dializzati contagiati da Coronavirus».

«Nello specifico, in questa settimana si legge ancora in una nota del segretario territoriale Nursind di Ascoli, Maurizio Pelosi un paziente uremico cronico, sottoposto ad emodialisi ciclica al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, viene sottoposto a trattamento al “Mazzoni” di Ascoli, poiché la struttura interna è stata modificata lo scorso anno, trasformando un posto letto ad hoc per eventuale gestione di paziente Covid positivo e altri 4 posti letto, per il trattamento di pazienti in attesa di risposta tampone (detti pazienti grigi). E’ ad Ascoli quindi l’unica Unità Operativa di Nefrologia e tutti i pazienti che necessitano di terapia sostitutiva emodialitica, vanno a sovraccaricare il Servizio Emodialisi, già in forte carenza di 6 unità infermieristiche».

«Gli infermieri presenti nel turno del Servizio Emodialisi – sottolinea ancora Pelosi – ha totalmente in carico anche la gestione fuori reparto della terapia renale sostitutiva continuativa (Crrt) per i pazienti ricoverati in Rianimazione e Utic». 

Poi ci sono le due postazione per la dialisi dei contagiati nel reparto Pneumo-Covid, già predisposti nella terza ondata.

«È chiaramente fuori discussione che il Servizio Emodialisi di Ascoli possa affrontare la quanta ondata epidemica con una grave e cronica carenza di personale infermieristico specializzato. Pertanto, chiediamo a tutti i dirigenti in indirizzo un rapido intervento di sostegno al personale infermieristico per la gestione delle criticità esposte», rimarca Pelosi nel ricordare l’intervento di ottobre, «anche all’assessorato alla Salute della Regione Marche. Siamo tuttora attesa di interventi risolutivi». 


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