Capitale italiana della Cultura 2024:
Ascoli inserita nella short list,
la città è autorizzata a crederci

L'OBIETTIVO si avvicina ed è stato lo stesso sindaco Marco Fioravanti ad annunciarlo. «E' già una grandissima vittoria. Non ci fermiamo qui, perchè il nostro percorso prosegue. Coinvolgeremo tutto il territorio piceno e ringrazio tutti coloro che stanno lavorando per il raggiungimento di questo storico obiettivo. In bocca al lupo a tutte le finaliste». La soddisfazione dell'assessore regionale Giorgia Latini, Il commento del Pd che continua a fare il tifo. Le congratulazioni di Gino Sabatini, presidente dell Camera di commercio delle Marche. Tra le altre dieci prescelte c'è anche la terribile concorrenza di Pesaro
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Ascoli è stata inserita dal Ministero della Cultura nella short list delle dieci città che si contenderanno il titolo di “Capitale italiana della Cultura 2024”.
Il primo a darne notizia, e non potrebbe essere altrimenti, è stato poco fa il sindaco Marco Fioravanti.
«Per il nostro territorio, per “A&P24”, è già una grandissima vittoria – dice il primo cittadino – perché il dossier è stato molto apprezzato dalla commissione, che ha riconosciuto l’egregio lavoro svolto con passione e dedizione dal nostro team».
«E allora il percorso prosegue, così come fatto finora – aggiunge Fioravanti – coinvolgendo tutti i Comuni della provincia di Ascoli, ma anche gli enti, gli stakeholders, le associazioni e tutti i cittadini del Piceno, perché la Cultura deve rappresentare il vero motore di rinascita del nostro territorio».
«Un grazie di cuore – conclude entusiasta Fioravanti – al team di progetto, al comitato “Ascoli 2024” e a tutti coloro che sono al nostro fianco in questa sfida così ambiziosa. E un in bocca al lupo a tutte le finaliste. Il nostro percorso prosegue, perché… La Cultura muove le montagne».
LE AVVERSARIE – Ecco le nove concorrenti di Ascoli: Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento, Viareggio, Vicenza. Pr le Marche, almeno finora, un successo, con due città capoluogo. Oltre ad Ascoli, infatti, c’è anche Pesaro: una concorrenza terribile.

Giorgia Latini

LA SODDISFAZIONE DELLA REGIONE – «Questo primo traguardo – dice Giorgia Latini, assessore alla Cultura della Regione Marche – è il risultato del lavoro che stiamo portando avanti da tempo, in collaborazione con il sindaco Marco Fioravanti, le Amministrazioni locali e il territorio e che abbiamo presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Interventi come quello nel foyer del Teatro dei Filarmonici di Ascoli, che è diventato un nuovo spazio cittadino per attività convegnistiche e congressuali, oppure il primo “virtual tour” nella Pinacoteca di Ascoli e altre misure che hanno coinvolto siti di interesse storico e architettonico inseriti nel dossier della candidatura, hanno contribuito all’inserimento della città nella short list del Mic».

Ameli e Procaccini

IL COMMENTO DEL PD – «Felici di questo risultato per la città di Ascoli – il commento di Francesco Ameli e Angelo Procaccini, segretario provinciale e comunale del Partito Democratico – e ora dritti verso il 3 e 4 marzo, giornate nelle quali verranno presentate pubblicamente le progettualità. Da parte nostra continueremo nel lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni, per un risultato frutto di un bel lavoro di squadra».

Gino Sabatini

LE CONGRATULAZIONI DELLA CAMERA DI COMMERCIO – «Mi congratulo con Ascoli e Pesaro per essere entrate nel ristretto numero delle dieci città candidate a essere “Capitale italiana della Cultura 2024”. È uno straordinario successo – dice Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche – perché oggi hanno già vinto tutte le Marche, capaci di offrire contenuti di qualità, innovativi e molto integrati tra loro. Sono certo che il passaggio successivo, che porterà la commissione a scegliere la vincitrice, servirà a dare più forza ai progetti, i cui nomi sono estremamente affascinanti e di grande richiamo: “La cultura muove le montagne” per Ascoli e “La natura della cultura” per Pesaro. Il mio augurio alle due città capoluogo è di arrivare in fondo perché sarebbe la vittoria di un’intera regione».

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