di Giorgio Fedeli
Proseguono serrate le indagini, e ovviamente le ricerche, per dare un nome e un volto al malvivente che nella nottata di mercoledì ha preso d’assalto il bar dell’area di servizio “Piceno Est”. La Polizia Autostradale, che sta conducendo le indagini, ha raccolto tutti gli elementi utili ad individuare il rapinatore.
Al momento nulla trapela dagli inquirenti anche se, stando a una sommaria ricostruzione dei fatti, si hanno buoni motivi per credere che si sia trattato di un bandito solitario, che ha colpito senza l’aiuto di complici, arrivato al bar della “Piceno Est” a piedi.
Il criminale dalla statale Adriatica – zona Campofilone (l’area di servizio si trova in quel territorio comunale) – si potrebbe essere arrampicato sul muraglione dell’autostrada A14, lungo la Statale Adriatica. Una volta arrivato all’interno dell’area di servizio, direzione nord, lungo il suo cammino, avrebbe raggiunto a piedi il bar. Messo a segno il colpo, che gli ha fruttato un bottino di circa 400 euro, è scappato percorrendo il tragitto a ritroso. Il bandito, che potrebbe essere anche del posto, sapeva bene (non era certo un’informazione difficile da acquisire) che in questi giorni l’A14 nel tratto fermano di notte è chiusa per lavori.
Potrebbe quindi aver preso in considerazione il fatto che, fuggendo a piedi e lasciando la sede autostradale, avrebbe avuto più possibilità di non essere acciuffato. Magari aveva un’auto parcheggiata appena fuori dall’A14, con qualcuno a bordo ad attenderlo.
Sul posto sono subito arrivati gli agenti della Polizia Autostradale di Porto San Giorgio, con il comandante Roberto Testa, che hanno perlustrato la zona. In mano agli investigatori anche i filmati della videosorveglianza, sia del bar che dell’autostrada.
Insomma, un lavoro incrociato per risalire al bandito solitario che ha colpito brandendo un coltello, con il capo coperto da un cappuccio e il volto parzialmente travisato da una mascherina.
Rapina a mano armata in A14, nel mirino il bar dell’area di servizio Piceno Est
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