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Il funerale della piccola Emma: «Non ci sono più lacrime e parole» (Le foto)

SAN BENEDETTO - Una folla commossa si è stretta attorno alla famiglia della bambina morta a soli 2 anni. Alla Cattedrale Madonna della Marina il cordoglio di una città intera: “Tu che sei nata dove c’è sempre il sole”
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Un dolore troppo grande da sopportare. Per questo la comunità sambenedettese tutta si è stretta attorno alla famiglia della piccola Emma Di Carlantonio, morta ad appena due anni nella notte fra giovedì 17 e venerdì 18 febbraio, dopo essere stata ricoverata d’urgenza all’ospedale “Salesi” di Ancona a causa di una improvvisa febbre alta risultata poi fatale.

I funerali si sono svolti questo pomeriggio alle 15, nella Cattedrale della Madonna della Marina di San Benedetto, officiati dal parroco don Patrizio Spina. Una chiesa gremita, e non poteva essere altrimenti, tanto è stato lo strazio che dalla famiglia, a partire dalla mamma Sofia al padre Matteo, ha coinvolto l’intera città. Tante persone, impossibilitate ad entrare a causa dell’eccesso di folla all’interno, hanno dato l’ultimo saluto alla salma di Emma nella piazza antistante la Cattedrale.

La piccola Emma

Davvero toccante l’omelia di don Patrizio Spina: «Tanti di noi non hanno più parole né lacrime. Non c’è neanche voglia di parlare. E anche se parlassimo, a cosa servirebbe, ci chiediamo? Siamo qui e siamo sfiniti, i genitori di Emma in particolare».

Don Patrizio ha poi citato il passaggio del vangelo di Matteo, letto durante la celebrazione: «Facciamo nostro lo sfogo della sorella di Lazzaro, quando a Gesù disse: ‘Signore, se tu fossi stato qui’. E Gesù pianse. Le tue lacrime allora, Gesù, si uniscano a quelle dei genitori di Emma mentre tu l’abbracci in Cielo».

La piccola bara bianca recava ben visibili i saluti scritti dai familiari di Emma. Straziante è stato il ricordo di zie, zii e cuginetti al termine della Santa Messa: «Tutta Italia parla di questa tragedia, sei arrivata nelle case di tutti» ha detto una piccola cuginetta.

«Vola in alto nel cielo piccola Emma e illumina la strada di tutti noi che ti abbiamo voluto bene» ha aggiunto la zia Patrizia.

«Sono passati solo due anni e mezzo da quanto sei nata e ci hai amato come nessuno avrebbe saputo fare – ha detto uno zio – ci facevi sorridere con le tue smorfie e con i tuoi discorsi che finivano sempre con un “ok, ciao”. Eri una forza della natura, non hai mai perso il sorriso fino all’ultimo istante».

All’uscita della bara dalla Chiesa, tanti applausi da parte dei presenti, mentre la famiglia si è stretta in un lungo, commosso abbraccio alla piccola, mentre volavano in cielo palloncini e colombe bianche. Fuori, un messaggio in un lungo striscione rossoblù: “Tu che sei nata dove c’è sempre il sole”, da un famoso verso di una canzone di Fabio Concato, diffusa, tra le altre canzoni, in piazza.

Domenica prossima, alle ore 18, sempre alla chiesa della Madonna della Marina, Emma sarà nuovamente ricordata in una Santa Messa.

Addio, piccolo Angelo.

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