L’area del quartiere Ragnola dove sorgerà la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità
Tempi stretti, anche a causa dell’accelerazione necessaria per intercettare i fondi del Pnrr: la giunta Spazzafumo ha individuato un’area di 3.220 metri quadrati dove realizzare il nuovo Ospedale di Comunità e la Casa della Comunità. Precisamente si tratta di via Sgattoni, in zona Ragnola, nell’area compresa libera posta di fronte all’Itc Capriotti e il campo comunale di atletica leggera.
L’Ospedale di Comunità rappresenta una struttura sanitaria, intermedia tra un vero e proprio ospedale e le cure domiciliari, mentre la Casa della Comunità concentrerà in un unico immobile quei servizi sanitari al momento dislocati in diverse strutture, come Piazza Nardone e via Romagna.
Il tutto troverà spazio in un unico complesso distribuito su tre piani di 900 metri ciascuno, per un intervento, quello in via Sgattoni, che avrà un costo complessivo di 6,3 milioni di euro.
Poiché molte delle attività previste nella nuova Casa della Comunità al momento si svolgono in via Romagna, nella delibera della giunta comunale, numero 25 del 25 febbraio, si prevede un accordo tra il Comune e l’Asur.
L’Area Vasta 5 «si è impegnata a concedere quale contropartita economica, in tutto o in parte, il vetusto edificio di via Romagna al fine della realizzazione di un intervento pubblico da individuare tra quelli inseriti negli obiettivi di mandato, secondo accordi che dovranno essere definiti solo a seguito dell’effettiva assegnazione dei fondi Pnrr» si legge nella delibera.
L’edificio di via Romagna infatti non viene ritenuto idoneo perché non pienamente accessibile, trovandosi l’entrata in un piano rialzato e inoltre per l’assenza di parcheggi.
Per quanto riguarda la nuova struttura di via Sgattoni, l’Asur chiede un diritto di superficie per 99 anni e il valore «verrà definito nell’ambito degli accordi che verranno formalmente stipulati con l’Asur stessa in merito anche alla eventuale cessione dell’immobile di via Romagna».
Nello stesso giorno della delibera l’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) ha inviato alla Regione delle schede di valutazione che dovranno essere validate entro il 28 febbraio.
Nei giorni scorsi si è svolto, su tali basi, un incontro tra il sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli e il direttore Area Vasta 5 Massimo Esposito: l’approvazione finale dell’operazione dovrà ad ogni modo arrivare necessariamente dal Consiglio Comunale che sarà chiamato a validare il tutto.
Alla luce della previsione di realizzare anche un nuovo ospedale, a San Benedetto, sarà curioso capire cosa ne sarà del “Madonna del Soccorso” che in una prima fase sembrava destinato ad ospitare l’Ospedale di Comunità.
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