di Giuseppe Di Marco
Ad esporre lo stato dell’arte sull’edilizia popolare è l’assessore al sociale Andrea Sanguigni: «Stiamo sbloccando il lotto dell’Annunziata, dove erano sorti problemi per gli scavi – afferma l’assessore – In sostanza abbiamo imbastito un accordo con l’Erap per non fargli pagare l’occupazione di suolo pubblico necessaria per l’esecuzione dei lavori. La pratica, insomma può ripartire».
Il sindaco Spazzafumo e l’assessore Sanguigni
Ma non finisce qui. Il Comune ha piani edilizi anche per altre zone della città. «L’Erap ha partecipato ad un bando Pnrr – continua Sanguigni – chiedendo 3 milioni che andranno a finanziare l’abbattimento e il rifacimento di tre palazzine in Via Manara e una in Via De Amicis».
Nel frattempo, si sta portando avanti la ristrutturazione dell’ex Mattatoio. Quest’ultima iniziativa si inserisce nel quadro del Piano di Riqualificazione Urbana (Pruacs) “Albula-Via Manara-Paese Alto”. Con un intervento di 1.850.000 euro, negli oltre 3.400 metri cubi dell’ex Mattatoio troverebbero posto altri 15 alloggi popolari.
L’emergenza abitativa continua ad essere una patata bollente per l’ente rivierasco: «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa – conclude l’assessore al sociale – ad oggi rimangono in graduatoria 250 famiglie aventi diritto, mentre le case disponibili a San Benedetto sono pochissime e fatiscenti. Per questo, ho chiesto ai referenti dell’Ambito Territoriale Sociale 21 di costruire una rete delle graduatorie dei Comuni d’Ambito». In questo modo, sfruttando una mobilità tra le graduatorie, si potrebbe trovare più facilmente un alloggio ad un numero maggiore di persone.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati