Ormai è una prassi, ogni tre mesi – questa la cadenza dei rinnovi dei contratti dei precari nella Sanità locale – a fine giugno ne scadranno altri. Mentre la pandemia è ancora in corso e, seppure ha affievolito la “cattiveria”, riguarda diversi ricoverati. Per non parlare delle liste di attesa da recuperare attraverso, almeno, il pieno riavvio dell’attività ordinaria. Poi ci sono le ferie estive da smaltire da parte degli operatori.
A mettere in luce il problema è il Nursind che sollecita i rinnovi dei precari fino a dicembre ma anche la stabilizzazione di chi ha maturato 36 mesi lavorativi, in una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, al direttore Asur Marche Nadia Storti, e di Area Vasta 5 Massimo Esposito.
«Si chiede la proroga – si legge nella nota firmata Maurizio Pelosi, segretario territoriale Nursind – di tutti i contratti di lavoro a tempo determinato almeno sino al 31 dicembre 2022 inoltre, l’assunzione dei vincitori di concorso, e l’assunzione tramite l’istituto della mobilità intra e extraospedaliera e, contestualmente, la definizione delle procedure di stabilizzazione del personale che ha già conseguito, o che sta conseguendo i requisiti, entro il 31dicembre».
Anche sull’innalzamento del tetto di spesa per il personale, previsto dalla Giunta Regionale (il 9 maggio), e sul piano occupazionale anno 2021-2023 per l’Area Vasta 5, il Nursind provinciale di Ascoli chiede lumi ai vertici della Sanità: «Come verranno ripartiti i 2,3 milioni di euro stanziati tra le Aree Vaste».
«Chiediamo inoltre – è sempre Pelosi che scrive – che venga avviata la procedura di ricognizione e stabilizzazione di tutti i lavoratori che hanno maturato i 18 mesi di lavoro al 30 giugno 2022».
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