Un patrimonio storico e culturale radicato nei secoli, che più volte ha rischiato di scomparire. Per fortuna c’è chi porta avanti la tradizione, in ogni modo e sede utile. Ecco, dunque, una iniziativa che fino ad ora era mancata: un festival itinerante tutto dedicato al saltarello, il ballo popolare caratteristico del Piceno e del centro Italia in generale.

Evviva il saltarello
Si intitola, appunto, “La notte del saltarello” ed è organizzata dall’associazione Egeria, da sempre attenta a tal tipo di tematica, in collaborazione con i Comuni di Ascoli, Castignano e con un’altra associazione, Terra delle Meraviglie. Sostegno fondamentale, poi, quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
«L’idea nasce dalla recente legge regionale che tutela e valorizza il saltarello marchigiano riconoscendolo, finalmente, come componente culturale e sociale di assoluta rilevanza per la comunità marchigiana -spiegano gli organizzatori-. Il festival si articola in tre micro-eventi sostenibili gratuiti con lo scopo principale di riavvicinare le persone alle nostre tradizioni. Tali contesti aiuteranno i nostri anziani a trasmettere le usanze e i valori caratteristici della comunità picena alle nuove generazioni e richiameranno l’attenzione di appassionati e turisti dalle zone vicine».
Si comincia venerdì 10 giugno a Ripaberarda, con la presentazione del libro “Il saltarello nel Piceno” (ore 19), seguito dalla cena contadina gratuita e, alle 21, dalla gara degli stornellatori, accompagnata da canti e balli popolari.
Si prosegue giovedì 23 giugno presso gli orti sociali di Monticelli, in collaborazione con “Amici della Natura”: alle 17 raccolta erbe e fiori per realizzare l’acqua di San Giovanni, poi laboratori e preparazione per la stessa acqua di San Giovanni e del Nocino (18,30), apericena contadina e degustazioni dell’orto (ore 20), canti e balli popolari e, in chiusura, il tradizionale falò di San Giovanni.
Giornata finale domenica 26 giugno con lo stage di saltarello tenuto dal professor Pino Gala, in partenza alle 16 alla Bottega del Terzo Settore di Ascoli, con parte pratica che si terrà, sempre tra le cento torri, al Chiostro di San Francesco.
Lu. Ca.

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