di Federico Ameli
Rivoluzione in chiave farmaceutica in arrivo in casa Arengo. A qualche mese di distanza dalla sentenza emanata lo scorso aprile dal Consiglio di Stato, infatti, in questi giorni il Comune di Ascoli si appresta a riaccogliere tra le sedi farmaceutiche di proprietà la farmacia di Brecciarolo, che a partire da lunedì 1 agosto tornerà tra i ranghi comunali accanto a quella del centro commerciale Al Battente, a quella di Via Mari e a quella presso l’ospedale “Mazzoni”.
Come si evince dalla sentenza 5 di quest’anno, infatti, il ricorso accolto in prima battuta dal Tar Marche, presentato da Federfarma, altre associazioni di categoria e privati, in merito alla vendita a cavallo tra il 2018 e il 2019 della farmacia in questione alla società aggiudicatrice dell’asta, è stato confermato dall’organo costituzionale, obbligando di fatto il direttore di Area Vasta 5, Massimo Esposito, a riaffidare la gestione della struttura all’antico proprietario, ossia il Comune di Ascoli.
Quale migliore occasione, dunque, per procedere a una decisa riorganizzazione di uno dei principali servizi al cittadino offerti dal Comune, in un momento storico peraltro decisamente delicato dal punto di vista sanitario?
Come da prassi bisognerà attendere il via libera del Consiglio comunale, ma visti i numeri della maggioranza non sarà un’impresa strappare l’ok della Sala della Ragione a un restyling caldeggiato dal sindaco Marco Fioravanti in piena sintonia con l’assessore, con delega alle Farmacie, Massimiliano Brugni, che vedrà protagonista la sede di Brecciarolo – destinata nelle intenzioni della giunta a far parte integrante del nuovo assetto comunale – e, in maniera più o meno incisiva, anche le altre tre sedi di proprietà dell’Arengo.
A cominciare dalla Comunale 2 di Via Mari, che conti alla mano veste la maglia nera in termini di utili e che il Comune intende rivitalizzare ampliando spazi e servizi a disposizione della clientela di Porta Maggiore. In questo senso, a fronte di un canone di affitto peraltro lievemente inferiore a quello attuale – 2.300 euro al mese contro gli odierni 2,618,42 – l’Amministrazione ha individuato nei 260 metri quadri dei vicini locali dell’ex Micheloni, lo storico negozio di abbigliamento che ha chiuso i battenti nel settembre 2020 dopo ben 65 anni di attività, la location ideale in cui erogare servizi all’avanguardia ed esporre prodotti parafarmaceutici e di cosmesi nel pieno rispetto delle normative anti contagio, oltre a ospitare il magazzino della farmacia.
In questo senso, la giunta ha già varato la stipula di un contratto di affitto per i prossimi sei anni, nella speranza di recitare sempre più un ruolo chiave in un tessuto economico estremamente dinamico come quello del quartiere a est della città.
Novità all’orizzonte anche per la Comunale 3 di Via degli Iris (ospedale), per la quale sarà necessario provvedere alla sostituzione di alcuni arredi ormai obsoleti elaborando contestualmente una nuova organizzazione degli spazi, e per la Numero 1 – in tutti i sensi, dato che si tratta anche della più redditizia – del centro commerciale Al Battente, che finirà al centro di nuove strategie di marketing più consone alle caratteristiche della struttura.
A questo proposito, in vista di nuove assunzioni nella macchina comunale, l’Arengo intende avvalersi del contributo di specifiche professionalità nell’ambito farmaceutico, in grado di sviluppare nuove competenze in termini di gestione, promozione e valorizzazione di prodotti e servizi. Elementi ormai essenziali nell’ambito di qualunque attività commerciale, farmacie comprese.
«Si tratterà di figure che daranno una mano alle farmacie a crescere sotto il profilo gestionale, in modo da arrivare a offrire ulteriori servizi e promozioni alla cittadinanza – commenta l’assessore Brugni – l’Amministrazione ha proposto una riflessione importante sulla gestione di un servizio pubblico fondamentale e indispensabile, anche alla luce delle criticità connesse all’emergenza sanitaria. L’obiettivo è dare sempre più spazio a una gestione pubblica, ma vicina alle esigenze sociali dei cittadini».
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