Dopo le scosse di terremoto di ieri giovedì 22 settembre, ad Ascoli il sistema di monitoraggio sismico curato dall’Università Politecnica delle Marche (Univpm) e dalla Bmi ha rilevato i dati e valutato immediatamente la salute dell’edificio garantendo la sicurezza per le persone.
Le scosse sono state di magnitudo non trascurabile e sono state registrate dal sistema di monitoraggio sismico installato dalla Bmi, con la collaborazione dell’Università, su alcuni edifici condominiali della città.
Il sistema si è rilevato perfettamente funzionante. In modo automatico ha infatti registrato la scossa alla base dell’edificio e la risposta stessa dell’edificio in termini di accelerazioni in sommità della costruzione, inviando, pochi minuti dopo l’evento sismico, un report con i dati utili per eseguire una valutazione sullo stato di salute delle strutture.
Uno dei grattacieli di Monticelli
Il report è stato inviato dal sistema di monitoraggio ai ricercatori dell’Università Politecnica, alla Bmi e ai gestori dei condomini. Il monitoraggio sismico fornisce in tempi brevi un supporto al processo decisionale di un tecnico chiamato a valutare l’utilizzo in sicurezza della struttura dopo il sisma garantendo quindi anche la sicurezza degli occupanti.
«Il progetto è frutto di una collaborazione importante – afferma il rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori – che offre un monitoraggio capace di fornire informazioni di cui si ha bisogno per essere più consapevoli nelle decisioni da prendere».
Il sistema di monitoraggio registra e analizza in automatico i segnali di accelerometri posizionati agli ultimi piani e alla base degli edifici, inviando, pochi minuti dopo un evento sismico, un report utile per le valutazioni sullo stato di salute delle strutture. Inoltre, è in grado di monitorare nel tempo lo stato di salute degli edifici attraverso l’identificazione giornaliera delle frequenze proprie della struttura.
L’accordo tra l’Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Ingegneria civile, edile e Architettura – e la Bmi srl è stato stipulato lo scorso anno allo scopo di sviluppare una ricerca su sistemi di monitoraggio dinamico e sismico per strutture e infrastrutture. L’obiettivo è non solo progettare sistemi sempre più efficienti ed economici, ma anche di promuoverne la diffusione sul territorio e valutarne le ricadute economiche e sociali per le comunità, come ad esempio la salute strutturale degli edifici, la prevenzione e il rilievo del danno, la prioritizzazione degli interventi e la gestione dell’emergenza post-sisma.
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