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Confindustria dà il via al matching tra imprese del territorio e mondo scuola

ASCOLI - Il protocollo lo hanno siglato il presidente Simone Ferraioli, i vice Roberta Faraotti (delega all'Educational) e Pietro Straccia (Giovani) e i dirigenti scolastici di tutti gli Istituti superiori del Piceno
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Sara Vallone (responsabile della società servizi formazione di Confindustria Ascoli), il presidente Simone Ferraioli, i vice presidenti Roberta Faraotti e Pietro Straccia

 

di Andrea Ferretti

 

La sede di Confindustria Ascoli ha ospitato oggi, giovedì 29 settembre, la sottoscrizione del primo protocollo provinciale Scuola-Industria che vede partecipare tutti gli Istituti superiori del territorio. A firmarlo il presidente di Confindustria Simone Ferraioli, la vice con con delega all’Education Roberta Faraotti e tutti i dirigenti scolastici.

 

Il protocollo di intesa è finalizzato a favorire l’acquisizione, da parte degli studenti, di competenze culturali, tecnico-professionali, nonché relazionali e manageriali e quindi a promuovere azioni per l’orientamento dei giovani e per lo sviluppo degli ambienti di apprendimento che attingano alle nostre realtà operative. Punto di partenza di una collaborazione che si concretizzerà con una serie di specifiche attività che verranno organizzate a favore degli studenti, delle famiglie e dei docenti. Si tratta di un accordo quadro che ha anche la funzione di condividere una metodologia da adottare, da qui in avanti, per massimizzare la collaborazione alle reciproche iniziative che siano di matrice imprenditoriale o scolastica.

 

LE SCUOLE

 

Istituto Alberghiero “Buscemi” di San Benedetto (dirigente scolastico Manuela Germani)

Istituto “Capriotti” di San Benedetto (Enrico Piasini)

Istituto “Fermi-Sacconi-Ceci” di Ascoli (Lucia Vagnoni)

Ipsia “Guastaferro” di San Benedetto (Marina Marziale)

Istituto “Fazzini-Mercantini” di Grottammare (Sabrina Vallesi)

Istituto “Mazzocchi-Umberto I” di Ascoli (Nazario D’Amato)

Istituto Agrario “Ulpiani” di Ascoli (Rosanna Moretti)

Liceo “Stabili-Trebbiani” di Ascoli (Arturo Verna)

Liceo Scientifico “Orsini” e Liceo Artistico “Licini” di Ascoli (Cinzia Pettinelli)

Liceo Classico “Leopardi” di San Benedetto-Montalto e Istituto “Ciccarelli” di Cupra Marittima (Maurilio Piergallini)

Liceo Scientifico “Rosetti” di San Benedetto (Stefania Marini)

 

La firma di Simone Ferraioli

Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli: «A luglio ci siamo ricostituiti nei vari organi e al primo posto abbiamo messo subito la formazione dei giovani. Ovvero creare quel matching tra imprese e mondo scuole che in passato c’era sì, ma solo con un rapporto di uno a uno. Il nostro obiettivo è ovviare al fatto che le esperienze scolastiche a volte non si incontrano con le esigenze degli industriali. Sembra assurdo ma nel Piceno, dove c’è il tasso di disoccupazione più alto delle Marche, le aziende ci dicono che la domanda c’è. Ecco allora che dobbiamo centrare meglio questo matching, trovare sinergie più stringenti affinchè i ragazzi e anche le loro famiglie possano conoscere meglio il mondo delle imprese. In questo contesto si inserisce la firma di questo protocollo che rappresenta un primo passo formale».

 

La firma di Roberta Faraotti

Roberta Faraotti, vice presidente di Confiundustria con delega all’Education: «Innanzi tutto il nostro grazie va alle scuole, hanno risposto tutte. La nostra analisi è stata fatta in base al rapporto tra Confindustria e mondo della scuola. Finora c’erano state iniziative, peraltro positive, ma di singole aziende e singoli Istituti scolastici. A volte una tantum, altre volte si facevano poi l’anno successivo non c’era la possibilità di replicarle. L’obiettivo adesso è strutturare questo rapporto in maniera continuativa. Oggi le imprese chiedono competenze diverse rispetto anche solo a pochi anni fa. Anche nel recente passato sono stati fatti dei tirocini, da uno a tre mesi, che hanno anche avuto riscontri positivi. Ma ora c’è la necessità di un confronto diverso che serve non solo per conoscersi meglio ma anche per creare un tavolo permanente dandosi un metodo. Sono previsti anche singoli incontri con gli Istituti con i quali dobbiamo costruire un percorso. Insomma, rimbocchiamoci le maniche».

 

Pietro Straccia, presidente Giovani Confindustria e uno dei vice del presidente Ferraioli: «Education è un tema a noi molto caro. In passato abbiamo sempre avuto risposte positive sia dalle aziende che dalle scuole, ma ora l’obiettivo è lavorare sulla cultura d’impresa. Una cultura fatta sul territorio per dare l’opportunità agli studenti di avere conoscenze sulle imprese che sono del nostro territorio, aziende che hanno molto da dare ai ragazzi. Sia chiaro che non è nostra intenzione fare reclutamento, ma creare un tessuto migliore per tutti».

 

Prevista anche la collaborazione del Comitato Piccola Industria, guidato da Pietro Marini, il quale auspica «una grande partecipazione di aziende al PMI DAY 2022 del 18 novembre in quanto sarà il primo banco di prova».

 

Presenti nella sede di Confindustria i dirigenti scolastici dei dodici Istituti superiori di Ascoli e San Benedetto. Prima della firma, alcuni di loro hanno preso la parola.

 

Enrico Piasini dell’Istituto “Capriotti” di San Benedetto: «In passato alcune aziende ci chiamavano ad esempio per avere l’elenco dei diplomati, ma alla fine si trattava comunque di un rapporto uno a uno, il contrario di quello previsto da questo protocollo».

 

Arturo Verna del Liceo Classico “Stabili-Trebbiani” di Ascoli: «Da anni ci sono l’alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato, ma voglio sottolineare che l’obiettivo primario della scuola è la formazione delle persona. Non si può quindi guardare solo all’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro. In questo caso, se c’è la formazione, la mia scuola ha le porte aperte».

 

Marina Marziale dell’Ipsia “Guastaferro” di San Benedetto: «Da anni collaboriamo con numerose aziende del territorio, ma servono figure carismatiche messe a disposizione dalle aziende, ovvero motivatori per i nostri ragazzi. La spinta motivazionale è determinante».

 

Stefania Marini del Liceo Scientifico “Rosetti” di San Benedetto: «I ragazzi devono entrare in contatto soprattutto con i giovani, penso alle start up che questo nostro progetto possono solo valorizzarlo».

 

 

 


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