Sanità, ormai è scontro no stop: salgono sul ring le ascolane Anna Casini (Pd) e Monica Acciarri (Lega)

BOTTA e risposta sulla situazione e sulla perenne tensione presente in Area Vasta 5. Alla consigliera dem, ex assessore e vice presidente nella Giunta Ceriscioli, ribatte l'esponente del Carroccio, una delle new entry a Palazzo Raffaello dopo l'obbligato ribaltone dovuto al verdetto delle recenti Politiche. Casini: «Piceno sedotto e abbandonato dalla destra». Acciarri: «Casini, la smemorata del Piceno, effetto boomerang»
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A sinistra Monica Acciarri, a destra Anna Casini

 

di Andrea Ferretti

 

Sanità tema caldo. Mai come negli ultimi anni. Le Marche non fanno eccezione ed ecco che, appena subentrata in Consiglio regionale dopo il forzato ribaltone dovuto alle elezioni in Parlamento degli assessori Guido Castelli (al Senato per Fratelli d’Italia), Giorgia Latini (alla Camera per la Lega) e Mirco Carloni (alla Camera per la Lega), parte la prima schermaglia tutta ascolana tra l’esponente del Carroccio Monica Acciarri, ex assessore comunale all’Istruzione ad Ascoli, e Anna Casini, ex vice presidente e assessore della Regione con Luca Ceriscioli governatore, ed ora consigliere dem di minoranza. Le due in comune hanno un passato insieme nel Partito Democratico: passato recente per la Acciarri che nel 2020 si era candidata in Regione con la Lega; passato, che è anche presente, per la Casini.

 

Il Consiglio regionale

Con Monica Acciarri sono entrati in Consiglio regionale anche Lindita Elezi (Lega) e Simone Livi (Fratelli d’Italia) al posto rispettivamente di Andrea Antonini, neo assessore che subentra a Carloni, di Chiara Biondi (Lega) che ha assunto le deleghe cultura, istruzione e pari opportunità che erano della Latini, della neo senatrice Elena Leonardi (Fratelli d’Italia) che era anche presidente della commissione Sanità.

 

Per la Acciarri e per la Elezi si tratta di una “sostituzione temporanea dei consiglieri nominati assessori”, per i quali è prevista la sospensione dell’incarico fino alla durata della presenza in giunta. Livi entra invece come consigliere effettivo Sempre per il meccanismo previsto dalla normativa vigente, diventano consiglieri effettivi il sambenedettese Andrea Assenti (Fratelli d’Italia) e Giorgio Cancellieri (Lega) che avevano finora svolto il ruolo di “supplenti” degli assessori Castelli e Carloni.

 

Anna Casini e Luca Ceriscioli ora all’opposizione

Spiegato questo, ecco che sulla Sanità interviene Anna Casini del Pd che parla di «Piceno sedotto e abbandonato dalla destra». E aggiunge: «In molti hanno creduto che la destra al governo della Regione avrebbe risolto, come promesso in ogni campagna elettorale, tutte le criticità della sanità. Purtroppo oggi è evidente a tutti che le condizioni di operatori e pazienti sono peggiorate tanto da scatenare la mobilitazione di tutti i sindacati dell’Area Vasta 5 che da febbraio ogni giorno lottano per vedere garantiti i loro diritti e quelli dei cittadini. Fondi non assegnati, ferie non godute, lavoro straordinario imposto senza retribuzione sono solo alcune delle problematiche che i dipendenti di Area Vasta 5 vivono ogni giorno.

 

Ma la cosa più grave – prosegue la consigliera del Pd – è che le promesse siano state credute da tanti, fino al giorno delle elezioni politiche e per mesi tutto sembrava possibile e risolvibile. Dal giorno successivo alle elezioni, esattamente un mese fa, Regione Marche e Asur hanno interrotto la trattativa con i lavoratori e sembra che addirittura non vogliano rispettare l’accordo sottoscritto a febbraio. È assurdo inoltre che i lavoratori della Sanità si debbano rivolgere al prefetto perché non hanno interlocutori nell’Amministrazione. È l’evidenza del fallimento e della poca credibilità della classe politica regionale, compresi coloro che sono scappati dalla giunta. Tutto ciò si ripercuote purtroppo anche sui servizi ai cittadini. Per capire il futuro dell’accordo – la sua conclusione – ho presentato una interrogazione insieme al gruppo consiliare Pd».

 

 

La Acciarri nel 2015 durante la tappa ascolana della campagna elettorale del Pd che portò Ceriscioli (alle sue spalle) alla guida della Regione

Immediata la replica di Monica Acciarri che parla di «legge del contrappasso per cui Anna Casini è costretta, suo malgrado, ad occuparsi della Sanità del Piceno incurante del boomerang». La neo consigliera aggiunge poi che «l’unica spiegazione a quanto asserisce Anna Casini, ex assessore e vice presidente della Giunta Ceriscioli è che sia in preda agli effetti della legge del contrappasso. Insomma, chi non si è minimamente preoccupato dei guai causati alla Sanità del Piceno quando amministrava, ora è costretto ad occuparsene ma senza ricordare di aver causato lei il danno».

 

Poi scende nei dettagli: «Dopo aver emanato la legge regionale 8 del 21 marzo 2017 che modificava la 13 del 20 giugno 2013, e all’articolo 8 si occupava di come risolvere il “superamento delle disparità di trattamento economico”, soprattutto nel Piceno, non ha applicato quanto quella legge diceva. Nel territorio dell’Area Vasta 5 – prosegue – ognuno dei 2.150 dipendenti percepisce 700 euro in meno rispetto ai colleghi del resto della Regione Marche. Cosa doveva fare la Casini, angustiata salvatrice degli oppressi? Avrebbe dovuto operare nei famosi trenta giorni previsti dalla sua legge regionale del 2017. E invece no, neppure in tre anni, dal 2017 al 2020, non ha fatto nulla per gli amatissimi dipendenti della Sanità del Piceno. Ora è angustiata dalla situazione di stallo sindacale con i vertici dell’Asur regionale.

 

In versione quintanara, quando era assessore comunale d Ascoli, insieme al sindaco Marco Fioravanti

Non dice però – aggiunge l’esponente della Lega – che la Giunta Acquaroli ha già concesso, e reso strutturali, lo scorso agosto 266.000 euro di integrazione del fondo e si stava ancora trattando per arrivare a circa 800.000 euro, che pure diverrebbero strutturali per Area Vasta 5. C’è stato solo un tavolo sindacale per il quale la convocazione non è stata reiterata solo perché, essendo caduto il Governo, il Ministero della Salute non ha ancora formalizzato il riparto del fondo sanitario alle Regioni. Solo con questo atto infatti sarà possibile completare la “svolta storica” operata dalla Regione per i lavoratori della Sanità picena. Ora l’azione di stato di agitazione, in mano al prefetto di Ascoli, assicurerà in breve tempo la riapertura della trattativa. Quella stessa trattativa che l’assessore regionale alla Sanità della giunta di cui la Casini era vice presidente, niente di meno che il presidente Ceriscioli non l’aveva attivata. Perché Anna Casini – conclude Monica Acciarri – la “smemorata del Piceno” non chiede al suo presidente e a se stessa come mai in tre anni questa disparità di trattamento non è stata annullata? Effetto boomerang».

 

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