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Piano pluriennale della Fondazione Carisap, metà delle risorse per l’emergenza sociale: «Interventi per lo sviluppo e non risarcitori» (Foto e video)

ASCOLI - Ammontano a quasi 12 milioni di euro le risorse che l'ente, presieduto da Mario Tassi, metterà a disposizione: «Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo. Cinque i temi presi in esame e diverse le novità 
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di Maria Nerina Galiè

 

Ha richiesto un lavoro lungo e meticoloso, ma altrettanto appassionante ipotizzando le ricadute positive sul territorio la redazione del Piano Pluriennale 2023-2025, approvato dall’Organo di indirizzo della Fondazione Carisap: sul tavolo, 12 milioni di euro per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio in un’ottica di sostenibilità.

 

Fabio Paci, Marco Perosa, Mario Tassi e Fabrizio Zappasodi

Cinque i temi intorno ai quali si sono aperti tavoli di ascolto, con oltre 400 rappresentanti di Enti pubblici, Terzo settore, imprese e privati cittadini (la procedura di ricerca, ascolto, dialogo e coinvolgimento degli attori territoriali è pubblicata sul sito internet www.pianopluriennale.it): “Arte, attività e beni culturali”, “Volontariato, filantropia e beneficenza”, “Educazione, istruzione e formazione”,  “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa”, “Sviluppo locale” (leggi qui).

 

Un lavoro che ha visto la nuova compagine guidata dal presidente Mario Tassi, impegnata nell’individuazione dei settori di intervento, per andare oltre il percepito e mettere in campo azioni efficaci (leggi qui).

 

«Al termine di un impegnativo processo decisionale – ha commentato il presidente Tassi che alla presentazione di oggi, 17 novembre, era affiancato dal vice presidente Fabio Paci, dal direttore direttore Area “Strategia, ricerca e pianificazione” Marco Perosa e dal segretario generale Fabrizio Zappasodi – l’Organo di indirizzo ha deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Nonostante l’andamento dei mercati finanziari, ancora una volta la Fondazione risponde alla propria missione con uno sforzo davvero importante per continuare a sostenere la nostra comunità».

 

«La Fondazione ha lo scopo di produrre reddito per riversarlo nel soddisfare i bisogni della comunità – ha affermato Fabrizio Zappasodi, segretario generale dell’Ente – e trovare le risorse non è mai stato difficile come quest’anno».

 

Complessivamente, nel corso del triennio 2023-2025, la Fondazione realizzerà la propria attività istituzionale rendendo disponibile un importo di circa 12 milioni di euro (precisamente euro 11.995.416).

 

All’interno dei settori, importanti novità come la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile a San Benedetto: «Poiché ad Ascoli c’è la Bottega del Terzo settore e ad Amandola l’auditorium “Virgili”», ha sottolineato Marco Perosa.

Ma anche l’idea di una “Agenzia immobiliare sociale” per andare incontro alle esigenze abitative delle famiglie, in particolare giovani e con figli.

«Gli aiuti al lavoro – hanno ribadito Tassi e Perosa – sono volti a stimolarlo, con azioni mirate».

«E’ un piano – ha detto ancora Perosa – frutto del lavoro della comunità, trovare la sintesi non è stato facile ma l’Organo di indirizzo abilmente ha avuto la capacità e la forza di individuare i fattori significativi e innovativi che rappresentano la spina dorsale su cui costruire la strategia di intervento della Fondazione. I concetti cardine del piano sono: sostenibilità, per la capacità che devono avere di continuare a camminare da soli; parità, atta cioè a garantire pari accesso a tutti i livelli di partecipazione; inclusività, elemento che ben si lega al tema sociale e che avrà un’importanza significativa all’interno del piano triennale con più del 50% delle risorse dirottare su questo asse.

Le indicazioni su come gli assi di intervento verranno definiti nelle loro modalità operative, ovvero come la Fondazione intende dare attuazione alla strategia di intervento deliberata dall’organo di indirizzo, saranno disponibili tra  fine dicembre e inizio gennaio». 

 

(Continua a leggere dopo il video dell’intervento di Marco Perosa)

 

 

«La priorità – ha spiegato Tassi – è stata data all’emergenza sociale, che attanaglia tante e tante persone nel nostro territorio, impedendo loro di vivere una esistenza dignitosa.

 

La nostra visione non è però limitata ad interventi risarcitori e meramente assistenziali, quanto piuttosto ad uno sviluppo, in una prospettiva di medio e lungo termine».

 

Alla voce “Arte, attività e beni culturali”, la disponibilità di risorse nel triennio è pari a euro 2.130.000.

La Fondazione investirà inoltre sulla cultura, come fattore strategico per la crescita spirituale, sociale ed economica del territorio valorizzando le risorse storiche, artistiche e culturali come motore di sviluppo e per creare nuova occupazione, anche giovanile.

 

Il settore “Volontariato, filantropia e beneficenza” godrà di 6.005.000 euro.

Lavoro sinergico con il Terzo settore e gli enti pubblici territoriali, per creare centri di aggregazione e prossimità, per favorire percorsi di autonomia a beneficio di disabili, per fornire sostegno alle famiglie ed in particolare alle giovani coppie con figli, per contrastare la povertà economica e sociale e contribuire a dare una risposta al disagio abitativo.

 

Sul fronte di “Educazione, istruzione e formazione”, è previsto un fondo pari a  1.480.416 euro.

 

Nel rispetto dei ruoli e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli altri operatori coinvolti, la Fondazione potrà contribuire a promuovere la crescita del sistema educativo e formativo locale.

 

Al centro c’è l’obiettivo di incoraggiare la pratica sportiva, come strumento di inclusione sociale, favorendo la partecipazione di bambini e giovani che si trovano in situazioni economiche svantaggiate, e percorsi di alta formazione e sviluppo delle competenze, incluse attività laboratoriali all’interno delle scuole superiori, con lo scopo di sensibilizzare i giovani su temi come la cultura d’impresa, l’imprenditorialità sociale, la sostenibilità e la creatività.

 

Il tema della “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa”: 1.030.000 euro di risorse nel triennio. 

 

La Fondazione si propone di promuovere e sostenere il Terzo settore, da sempre impegnato in prima linea in questo ambito, nella sperimentazione di modelli di assistenza “di prossimità” e nell’erogazione di servizi di accompagnamento e supporto alle persone fragili e ai caregiver, anche mediante la dotazione di attrezzature sanitarie e tecnologiche.

 

Infine, interventi per lo “Sviluppo locale”, con 1.350.000 euro.

 

In questo settore l’Organo di indirizzo ha stabilito di favorire interventi di sviluppo sostenibile con particolare attenzione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per creare nuove opportunità di lavoro, e sostenendo la riqualificazione delle professionalità con attenzione alla transizione green e digitale, per sostenere progetti di recupero e valorizzazione delle risorse agricole, forestali ed agroalimentari favorendo l’occupazione e il ripopolamento delle aree montane.

 

Per il raggiungimento degli obiettivi triennali, la Fondazione selezionerà, secondo criteri di trasparenza, efficacia ed efficienza, le modalità e gli strumenti attuativi di volta in volta più adeguati, tenendo presente che il bando costituisce la modalità operativa privilegiata per selezionare le erogazioni da deliberare.

 

La Fondazione, inoltre, prevede un’attività di monitoraggio e valutazione degli interventi, con particolare attenzione alle progettualità di maggior rilievo.

 

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