Cani pericolosi in città: attaccano e uccidono loro simili e gatti, la gente ha paura ma nessuno interviene

ASCOLI - Il "branco assassino" continua a colpire nella zona est spingendosi fino a Via Napoli e Piazza Immacolata. Le segnalazioni dei cittadini si ripetono da diversi mesi. Alcuni sono randagi, altri no. Pochi giorni è stata sbranata una gattina. In un giardino privato hanno attaccato due cani e il veterinario ne ha salvato uno applicandogli 78 punti di sutura
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Due cani del “branco assassino” fotografati lo scorso maggio

 

di Andrea Ferretti

 

“Se risiedete in zona, state attenti ai vostri animali e ai vostri bambini”. Un messaggio allarmante, anzi inquietante, quello lanciato in questi giorni sui social da chi, da molto tempo, sta ripetutamente segnalando, in molti casi accompagnando le segnalazioni con denunce, cani e gatti attaccati e uccisi nella zona est di Ascoli, da parte di un gruppo di cani lasciati liberi da quelli che in teoria, ma solo in teoria, sono i propri padroni.

 

Un altro dei cani del branco

Qualche mese fa, maggio 2022, avevamo portato questo caso all’attenzione dell’opinione pubblica, e quindi si spera anche alle istituzioni preposte ad intervenire. Ma da allora, purtroppo, non è cambiato niente. Anzi, la situazione è decisamente peggiorata. I cani, descritti tutti di grossa taglia, qualcuno di razza e altri frutto di incroci di vario genere, vagano nella zona artigianale (Via Copernico e altre strade della zona). Ma non solo, perchè si spingono anche verso il centro della città. Sono stati avvistati in Via Napoli e dintorni e nella zona di Piazza Immacolata.

 

Si tratta di animali che nel tempo sono diventati aggressivi nei confronti di gatti e cani, questi ultimi anche portati al guinzaglio dai proprietari i quali, giustamente, temono pure per la loro incolumità.

 

Non mancano le segnalazioni effettuate al Comando della Polizia Municipale così come non mancano i casi di persone che non hanno segnalato il pericolo per paura di ritorsioni da parte di quelli che sembrerebbero essere i proprietari di alcuni di questi cani. Alcuni hanno anche il collare.

 

La gattina uccisa pochi giorni fa

L’ultimo caso pochi giorni fa, con una gattina attaccata e uccisa. Le aggressioni avvengono sia nei confronti di gatti cosiddetti “padronali” che randagi. Questi ultimi appartengono a colonie feline, anche composte da pochi esemplari, che sono accudite da volontari i quali hanno segnalato ciò che accade a chi di dovere.

 

Qualche tempo fa il “branco assassino” è addirittura riuscito ad entrare in un giardino privato, sempre in questa zona di Ascoli, attaccando due cani. Uno se l’è cavata, l’altro è rimasto gravemente ferito e il suo padrone è riuscito a salvargli la vita facendo intervenire il veterinario ce gli ha applicato ben 78 punti di sutura. La denuncia, in questo caso, c’è stata.

 

A chi appartengono questi cani pericolosi? Hanno un chip da cui si può risalire al proprietario? Chi se ne deve occupare? Possibile che nessuno possa far niente? Quattro domande finora senza risposta.

 

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