Ballarin, torna l’ipotesi della doppia corsia in Via Morosini

SAN BENEDETTO - L'eliminazione delle collinette perimetrali riapre il dibattito sulla sistemazione della viabilità di zona, che per il momento non verrà modificata per non perdere i fondi Pnrr
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L’ex stadio “Fratelli Ballarin” visto da Via Morosini

 

di Giuseppe Di Marco

 

Quale viabilità impostare attorno al Ballarin? La domanda torna d’attualità negli uffici di Viale De Gasperi, che nei prossimi mesi dovranno ragionar su come disporre le carreggiate attorno all’ex stadio della Sambenedettese.

 

Per il momento, però, tutto rimarrà così com’è. Non è una novità: a dirlo, durante la presentazione del progetto a cura di Guido Canali, fu l’allora dirigente ai lavori pubblici Annalisa Sinatra. Il punto è che per modificare la viabilità sarebbe necessario stendere e approvare una variante al piano regolatore: cosa che implicherebbe un dispendio di tempo che il Comune non può permettersi, dovendo appaltare i lavori del Ballarin entro fine giugno 2023.

 

Il tema della viabilità però è stato riaperto da una recente modifica del progetto licenziato dallo stesso Canali. Parliamo dell’eliminazione delle collinette perimetrali originariamente previste nell’elaborato dell’archistar. I declivi, inizialmente posti a protezione dello “scrigno”, non verranno inclusi nel progetto esecutivo, che deve essere ancora completato.

 

Perchè le colline sono state tolte? Inizialmente si era pensato ad un motivo puramente economico. In realtà, però, la movimentazione di terra per creare piccolo promontori non sarebbe stata la parte più onerosa del progetto: molto più dispendiosa è invece la riqualificazione – con annessa modifica – della curva sud, che necessiterà di esami strutturali per valutarne lo stato.

 

Un’ipotesi interessante è quella secondo cui le collinette sarebbero state tolte per tenere aperto il dibattito sulla viabilità di zona. Con i declivi, infatti, sarebbe stato impossibile aprire lo “scrigno” alla continuità con la pineta dei funai e con il mare. Senza le alture, invece, il parco del Ballarin potrà essere realizzato senza soluzione di continuità con il paesaggio circostante, come nelle intenzioni di Fabrizio Marcozzi.

 

Seguendo questo filone di pensiero, gli uffici si troverebbero a valutare l’idea di spostare tutta la strada, con doppio senso di marcia, in Via Morosini, magari usando il muro storico come spartitraffico – come avrebbe desiderato Marcozzi – e cercando di mantenere la sicurezza stradale con dissuasori, dossi e autovelox.

 

Niente di tutto ciò è ancora stato deciso, ma in termini strettamente tecnici l’eliminazione del perimetro non è una decisione che permetterà al Comune di fare economia sul costo totale. La motivazione, secondo indiscrezioni, sarebbe invece da ricercare nei piani futuri dell’Amministrazione di Viale De Gasperi.


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