«Tagli al personale per quasi 2 milioni di euro, e solo nella Sanità picena e indennità Covid non riconosciuta per mancanza di fondi, mentre i commissari straordinari Ast rischiano di arrivare a prendere 15 mila euro al mese»: la denuncia è di Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Ugl Salute, Fials e buona parte della Rsu che si sono ritrovati a manifestare ieri, 15 febbraio, davanti alla direzione Ast nel complesso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
«Scelte perpetrate in danno al personale dipendente – hanno sostenuto i rappresentanti dei lavoratori che si sono trovati a protestare insieme ad un centinaio di colleghi – con reiterate violazioni dei fondamentali diritti sanciti dal contratto nazionale di lavoro, la commissaria Carignani, tra qualche settimana, tornerà ad Ancona. Al futuro
direttore generale Ast Ascoli ed a noi il compito di gestire le macerie. E la Regione Marche sta a guardare».
E’ chiara la posizione dei sindacalisti che all’incontro dello scorso 8 febbraio – voluto e atteso – proprio con la Carignani per mettere sul tavolo le numerose problematiche della Sanità picena, se ne sono andati prima del termine.
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