“Giornate FAI” per scoprire i gioielli di Ascoli, San Benedetto e Monteprandone (Video)

SABATO 25 e domenica 26 marzo nel capoluogo i volontari del Gruppo Giovani saranno i ciceroni nelle visite a Palazzo dei Capitani, Museo Diocesano, Palazzo Centini Piccolomini, ex Cereria e Ponte di Cecco. A San Benedetto aprono le porte il vecchio stadio "Ballarin e quello nuovo "Riviera delle Palme", Villa Cerboni Rambelli e Palazzo Piacentini. Nel menù anche sette luoghi di Monteprandone
...

 

 

di Elena Minucci

 

Con l’arrivo della primavera, si rinnova anche nel Piceno il consueto appuntamento con le Giornate Fai in programma nel fine settimana, sabato 25 e domenica 26 marzo.

 

Il Fondo Ambiente italiano da oltre 30 anni apre le porte di numerosi beni solitamente inaccessibili o non visitabili, consentendo a visitatori e turisti di conoscere e scoprire gli scorci più suggestivi del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio.

 

La Delegazione del Fai di Ascoli ed il Gruppo FAI Giovani di Ascoli guidati da Alessandra Stipa quest’ anno ha deciso di fare centro, puntando su edifici importanti che hanno segnato la storia di Ascoli. A partire dal Museo Diocesano, costituito da un’ ampia raccolta di arte sacra comprendente sculture, frammenti decorativi, arredi e numerosi dipinti che arricchiscono le diverse sale aperte per l’ occasione. Ci potremo addentrare poi nelle diverse sale dell’ imponente Palazzo Centini Piccolomini sito nell’antico decumano, oggi Corso Mazzini oppure andare alla scoperta dell’ edificio dell’ex Cereria, una delle più interessanti testimonianze culturali e sociali tra le più interessanti del territorio. E poi ancora, potremo andare alla scoperta della storia del prestigioso Palazzo dei Capitani di Piazza del Popolo, le cui sale saranno impreziosite da un’ esposizione di opere degli artisti dell’associazione “Artemista” e dalla musica degli allievi dell’Istituto Musicale Spontini.

 

Infine, chicca del fine settimana targato Fai sarà la visita al Ponte di Cecco. Inaugurato sabato 18 marzo, torna finalmente visitabile dopo la lunga chiusura a causa della mancata sicurezza delle balaustre e i diversi interventi di ristrutturazione.

 

Soddisfazione da parte della presidente del Fai Marche, Alessandra Stipa: «Le Giornate Fai sono un momento di partecipazione dell’intera cittadinanza. Lo spirito è la condivisione di tanti luoghi belli e importanti e l’educazione di tanti giovani. Sarà riaperto per due giorni il Museo Diocesano, uno scrigno di tesori, custode del nostro tempo. Poi i luoghi del lavoro. Palazzo Centini Piccolomini e l’ex Cereria: un edificio antico e uno che ha raccontato la storia economica della città».

 

Il capogruppo Fai Giovani Gino Petronio: «Tutti noi del Gruppo Giovani ci mettiamo a disposizione per la mission del Fai. Abbiamo un forte attaccamento alla Fondazione e alla realtà cittadina. Saremo impegnati al Ponte di Cecco, luogo del Cuore Fai che ha raggiunto quasi 4mila voti nel recente censimento. La riapertura è stata una corsa all’ultimo: ringraziamo l’amministrazione comunale. Poi sarà visitabile Palazzo dei Capitani dove si potrà godere di un’esposizione degli artisti di Artemista e delle esibizioni degli studenti dell’Istituto Spontini».

 

Il sindaco Marco Fioravanti: «Il Fai ci offre una speranza. Permette di far vivere la nostra città e restituisce un’anima. Consente la conoscenza di tanti luoghi di Ascoli. Molti non avevano visto Palazzo Saladini Pilastri, la ex Carbon. Tanti potranno vedere il Ponte di Cecco: oltretutto grazie alla scelta del bene, c’è stata l’opportunità di velocizzare la riapertura di questo prestigioso monumento».

 

Il nuovo direttore del Museo Diocesano, Marco Lattanzi: «Il Museo Diocesano ha aderito nuovamente alle Giornate del Fai di Primavera con grande partecipazione per più motivi. Il primo è sicuramente quello dell’importanza di questo evento nel panorama complessivo dell’offerta culturale sul territorio della nostra nazione che riafferma il ruolo fondamentale del volontariato nel settore della promozione e della diffusione della cultura. L’apertura del Museo, seppur per due giorni, vuole corrispondere alla volontà del Vescovo Gianpiero Palmieri di aprire il Museo in modo continuativo così che la città di Ascoli possa avere un nuovo polo pastorale e culturale di riferimento per la comunità cittadina».

 

Sergio Loggi, presidente della Provincia e sindaco di Monteprandone: «Il nostro impegno è sensibilizzare il territorio. E parliamo di Piceno, Ascoli con i suoi 33 Comuni: luoghi splendidi che tutti ci invidiano. Non possiamo fare a meno del Fai: apre le porte del Piceno».

 

GLI ALTRI LUOGHI APERTI

 

Per le Giornate di Primavera 2023 il Gruppo Fai di San Benedetto ha scelto di puntare i riflettori su Monteprandone, un affascinante borgo medievale dell’entroterra marchigiano che regala ai suoi visitatori uno splendido panorama dalle spiagge dorate di San Benedetto al profilo del Gran Sasso e dei Monti Sibillini. Inoltre saranno visitabili anche: il Convento Santuario di San Giacomo della Marca, con annesso Museo e Chiostro, la Chiesa Collegiata di San Nicolò e La casa natale di San Giacomo, la Chiesa della Madonna della Speranza e il Museo dei Codici, il Museo di Arte Sacra, Villa Nicolai, storica dimora, immersa all’interno di un immenso spazio verde che comprende il parco e il giardino che sarà possibile visitare , oltre al granaio , sapientemente restaurato.

 

E a San Benedetto saranno invece visitabili i due stadi (il vecchio “Ballarin” e il nuovo “Riviera delle Palme”) e Palazzo Piacentini. Gli “apprendisti Ciceroni”, inoltre, presenteranno al pubblico un quadro della collezione di Villa Cerboni Rambelli: “La Battaglia di Lepanto”.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X