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Ascoli: il fattore “Del Duca” è tornato determinante, ma ora c’è da ruggire anche in trasferta

SERIE B - Le tre vittorie casalinghe conquistate nel mese di aprile hanno permesso ai bianconeri di svoltare definitivamente per quanto riguarda il discorso salvezza. Per la lotta playoff, tuttavia, c’è bisogno di conquistare punti pesanti anche nelle due trasferte di Genova e Reggio Calabria. Al “Ferraris” attesi oltre 30.000 spettatori, non ci saranno i gruppi organizzati piceni a causa dell’obbligo di tessera del tifoso
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L’undici iniziale sceso in campo contro il Pisa (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

La vittoria casalinga conquistata lunedì contro il Pisa ha riportato una carica di entusiasmo che non si respirava da circa un anno in casa Ascoli. Archiviato il discorso salvezza, per il Picchio si sono aperti discorsi interessanti in ottica playoff. L’ottavo posto è stato agganciato e da qui alla fine la compagine di mister Breda potrà provare a lottare per un traguardo insperato fino a qualche settimana fa.

 

Pedro Mendes, decisivo contro il Pisa (foto Ascoli Calcio)

Lo strappo decisivo per portarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica è stato senz’altro quello dato tra le mura amiche. Ad aver rialzato definitivamente il Picchio, dopo un rendimento interno piuttosto deludente avuto fino al mese di marzo, sono state le vittorie conquistate al “Del Duca” contro Brescia, Sudtirol e Pisa. Dei 46 punti conquistati in campionato, il bilancio tra quelli ottenuti in casa e quelli ottenuti in trasferta è in perfetta parità (23). Sul terreno casalingo bisognerà giocare un’altra sfida determinante, il prossimo 13 maggio contro il Cosenza.

 

Due delle tre finalissime che mancano da qui alla fine del campionato saranno, però, disputate lontano dal “Del Duca”. C’è bisogno del ritorno, dunque, di quel Picchio formato trasferta, che fino alla sfida di Modena del 1 marzo aveva fatto proprio in terra nemica la maggior parte delle proprie fortune. Dalla sfida del “Braglia” in poi gli uomini di Breda sono riusciti a conquistare solo un punto in tre sfide esterne contro Cagliari, Frosinone e Como.

 

I gruppi organizzati bianconeri non seguiranno il Picchio al “Ferraris” (foto Ascoli Calcio)

Le due trasferte che attendono l’Ascoli, dal punto di vista dell’atmosfera e del peso specifico delle gare, sono tutt’altro che banali. Sabato i bianconeri se la vedranno al “Ferraris” contro il Genoa, a cui basta ottenere un risultato migliore rispetto al Bari per festeggiare con due turni d’anticipo la promozione in Serie A. A tal fine, sono attesi oltre 30.000 spettatori pronti a spingere in un clima caldissimo gli uomini allenati da Alberto Gilardino, che ha totalmente ribaltato il rendimento dei liguri dopo un inizio di stagione piuttosto deludente sotto la guida tecnica di Blessin. Il precedente “fortunato” risale ad anno fa, quando fu proprio l’Ascoli a rovinare la festa della Cremonese con una vittoria di misura (firmata Baschirotto) che permise agli uomini di Sottil di agguantare l’obiettivo playoff ad una partita dal termine della regular season.

 

Lato bianconero, purtroppo, Dionisi e compagni dovranno fare a meno del sostegno di gran parte dei propri tifosi. Visto l’obbligo di tessera del tifoso imposto ai supporters piceni dopo i disordini dell’andata, infatti, i gruppi organizzati hanno deciso di non prendere parte alla trasferta.

 

PICCHIO VILLAGE – Prosegue la preparazione dei bianconeri in vista della sfida del “Ferraris”. Stamane il gruppo ha svolto una seduta di lavoro incentrata su attivazione con mobilità e frequenza, contrapposizioni tattiche e 1vs1 con tiro in porta. Successivamente, lo staff tecnico ha diviso la squadra in due per svolgere, alternatamente, una seduta tattica e un lavoro fisico neuro muscolare. Domani è in programma un allenamento mattutino alle ore 10,30.


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