di Maria Nerina Galiè
Piogge violente e senza sosta, dopo mesi di siccità: una buona o una cattiva notizia sul fronte della crisi idrica, che imperversa sul nostro territorio – Piceno e Fermano – ormai da qualche anno?
«Un po’ aiuta, ma non è certo questo che risolve il problema. Per non parlare dei danni che fenomeni violenti, come quelli a cui abbiamo assistito in questi giorni, provocano a condotte e tubature».
Lo afferma Giacinto Alati, presidente della Ciip spa, che gestisce la fornitura idrica nei 59 comuni, del Piceno e parte del Fermano, e che spiega: «La neve, al contrario dei temporali, nello sciogliersi, fa penetrare lentamente l’acqua nelle viscere della terra, riempiendo nel giusto modo falde e invasi».
Anche quest’anno la neve è stata scarsa e – come è ormai noto – i cambiamenti climatici comportano lunghi periodi di siccità alternati a violenti temporali ed il rapporto costi benefici è decisamente sbilanciato, a favore dei costi.
«E’ ancora presto – precisa il presidente Alati – per fare la conta dei danni, nel territorio di nostra competenza. Ma sono state e sono ancora tantissime le segnalazioni di rotture di condotte e tubature.
I nostri operai e tecnici stanno battendo, di giorno e di notte tutto il vasto territorio che copriamo. Per intervenire, laddove il danno si è manifestato. O per monitorare e, nel caso, essere pronti ad arginare il problema.
Il mio pensiero, in questo momento, è per i nostri dipendenti, a cui va il mio sentito grazie per tutto quello che fanno».
Mantenere efficiente la rete delle condotte idriche, molte vetuste, non è impresa facile.
«Solo negli ultimi due anni – ricorda Alati – la Ciip ha speso oltre 200 milioni di euro per l’ammodernamento delle nostre condotte. Ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo: non piove e quando accade, in forma violenta come adesso, sono guai.
E sempre, ecco venire giù critiche, spesso strumentali, quasi mai dai singoli cittadini che, invece, dimostrano sensibilità e attenzione nei nostri confronti.
Sia chiaro, personalmente ritengo che la critica sia la più alta espressione di democrazia. Ma non è accettabile il mancato riconoscimento per chi lavora senza sosta, come fanno le nostre squadre, per evitare il più possibile disagi e disservizi alla popolazione. Per riparare i danni dei temporali, come per la scarsità di acqua.
Si tenga bene a mente – conclude il presidente della Ciip – che la situazione acqua è drammatica, eppure l’acqua non è mai mancata. Qualcosa vorrà pur dire».
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