Giuseppina “Pina” Cittadini
di Walter Luzi
Oltre la siepe insieme a Pina. A Giuseppina Cittadini riesce il connubio perfetto, fra Arte e Natura, coniugando tutto il bello del mondo in un colpo solo. L’artista ascolana espone le sue tante opere all’aperto, nella sua tenuta di Caprignano, ad Ascoli, dribblando i capricci di Giove Pluvio e regalando al suo vasto pubblico di estimatori ed amici intervenuti il primo sole estivo e i risultati della sua espressività artistica che non inaridisce mai. Un incontro che vuole andare ben oltre l’esibizionismo della creatività, per cercare il confronto dei pensieri, la comunità delle anime.
La location aiuta molto in questo senso. Intima. Privata. Non è la prima volta che apre le porte della sua casa per esporre i suoi quadri. La formula è vincente. All inclusive. Natura e Arte, espressa, quest’ultima, in molte delle sue forme. Buona tavola imbandita di cose genuine, e bella gente. Tutti i sensi vengono gratificati. I suoi tantissimi lavori spiccano sul verde del prato, accuratamente incastonati nelle loro cornici fatte in casa e appesi dovunque. Alle palizzate, agli aratri e alle vecchie macchine agricole dismesse, alle alte siepi. Appoggiati su vecchi carretti restaurati e sui muretti a secco ben tenuti tutto intorno. Sono tanti. Qualche ritratto e moltissimi paesaggi. Quasi sempre agresti, caldi, luminosi, rassicuranti, sempre armoniosi come quello che ci circonda. Aperta campagna che sa di antico quella dipinta da Pina Cittadini.
Presenti persino Stefano Papetti, curatore scientifico delle collezioni del Comune di Ascoli, e l’assessore alla Cultura Donatella Ferretti, per renderle omaggio nell’occasione. Il direttore della civica Pinacoteca rivaluta il ruolo degli artisti “dilettanti” come Pina nella Storia dell’Arte. Sottolinea la positività, l’armonia che emanano i suoi olii su tela, mai rivelatori di inquietudini, o angosce. Che ben fotografano l’animo e l’indole di questa ex giovanissima commessa nei magazzini Mahalla e poi cuore gentile, insieme al fratello Giuliano e al marito Franco, della Pavimenti Moderni. Sempre sorridente e solare, e da sempre impegnata nel sociale e nella solidarietà. Sono venuti tutti i suoi amici della Croce Rossa di cui è volontaria. E tanti altri solo per il piacere di esserci. Il premio migliore per lei, che dipinge per diletto e non per lucro.
Circondata dallo stesso affetto che profondono le sue pennellate di colore sulla tela. I profumi della primavera, coperti dalle recenti lunghe piogge, esplodono intorno, ora, con l’estate che è già qui. Voglia di sole. E di pace, della quale si sente un gran bisogno. Intesa come interiore certo, ma, soprattutto di questi tempi, come mondiale. Irrinunciabile. Da un lato Mara, Enrico e Miriam, archi e tastiera, continuano ad intonare melodie immortali. Note che riconciliano gli uomini con il Creato. L’amore che traspare dalle opere di Pina Cittadini per la Natura. Un ambiente fragile e prezioso, che l’uomo può solo modellare virtuosamente con le proprie fatiche per trarne sostentamento. E preservare dall’aggressione predatoria ad ogni metro di suolo, dallo sfruttamento indiscriminato di ogni risorsa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati