di Maria Nerina Galiè
Un benvenuto da ricordare per Nicoletta Natalini, direttore generale di Ast Ascoli, che ha chiuso la sua prima settimana al vertice della Sanità Picena con una denuncia di un cittadino ed un’ispezione dei Nas.
Lo stesso giorno i militari del Nas hanno fatto visita alla struttura, redigendo un verbale poi presentato all’Ast Ascoli, che comunque dovrà produrre altra documentazione a completamento dell’ispezione, ma non relativa alla questione caldo.
«Il verbale – spiega la dottoressa Natalini – non contiene nessuna prescrizione che ci imponga un qualsiasi obbligo. La temperatura rilevata dai Carabinieri era ben al di sotto dei 40 gradi, sostenuti dalla denunciante, e le condizioni ambientali sono risultate idonee».
Dopo l’esito tranquillizzante dell’ispezione, la dottoressa Natalini ha dovuto anche parlare con i familiari di tutti e 36 ospiti della Rsa ascolana, allarmati dalla denuncia.
Ciò nonostante, il caldo infernale che la dg di Ast ha trovato al suo arrivo l’ha subito indotta a prendere misure straordinarie, come quella di dotare le aree non climatizzate, degli edifici dove si svolge attività amministrativa o sanitaria, di condizionatori portatili, sia a vantaggio dei pazienti che dei dipendenti.
«Solo la scorsa settimana – sottolinea la direttrice – l’ufficio tecnico ha reperito 7 condizionatori e li abbiamo distribuiti dove necessario. Due li abbiamo portati proprio alla Rsa “Luciani” poiché uno dei due che già erano lì si era rotto. Non c’entra nulla la denuncia, infatti avevo annunciato queste misure straordinarie con una nota stampa precedente all’accaduto.
Altre distribuzioni continueranno in questa settimana, perché abbiamo ordinato ancora climatizzatori che, certo, con queste condizioni climatiche non sono nemmeno facili da trovare subito.
Tanti edifici dell’Ast, come la Rsa “Luciani”, sono molto vecchi e non condizionati. I costi di adeguamento sono altissimi. Pertanto da fare un po’ alla volta».
Tornando alla Rsa di Ascoli, la dottoressa Natalini precisa che gli ambienti comuni erano, appunto, già climatizzati: «La macchina rotta è stata riparata e ne abbiamo aggiunti altri due, per un totale ora di 4».
«Per quanto riguarda le stanze – aggiunge – avevo già detto agli operatori di agire come nelle abitazioni non climatizzate, cioè di tenere le finestre chiuse di giorno e di far arieggiare la notte.
Si tenga infine conto del fatto che la Rsa “Luciani” gode di una posizione privilegiata, in una zona collinare e ombreggiata da alberi secolari».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati