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Caso Via Mare, Giorgio Panichi: «Il sottopasso alternativo deve passare in Via Tronto»

SAN BENEDETTO - L'idea è stata posta all'attenzione del vertice comunale, ma ancora non è stata presa in considerazione. L'alternativa proposta prevedrebbe un'infrastruttura sul modello di Via Pasubio
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Il sottopasso di Via Mare; in alto a sinistra, Giorgio Panichi

 

di Giuseppe Di Marco

 

Fino a pochi giorni fa, risolvere la questione di Via Mare sembrava cosa impossibile. Nell’arco di pochi giorni invece sono state avanzate già due ipotesi alternative al sottopasso esistente che sicuramente non potrà essere rifatto, data la scarsità di risorse.

 

Proprio ieri trapelava la notizia che l’Amministrazione vorrebbe realizzare un sottopassaggio ciclopedonale al Parco “Ristori”. In risposta a quest’idea ha deciso di dire la sua Giorgio Panichi: il referente della lista Rinascita Sambenedettese dichiara la propria contrarietà ad un’iniziativa di questo tipo e propone un’altra idea: un passaggio che superi il tracciato ferroviario passando per Via Tronto.

 

«Questa amministrazione dimostra ancora una volta la propria incompetenza – afferma Panichi – io stesso ho proposto un’alternativa utile ed idonea a soddisfare le esigenze del quartiere. A 150 metri da Via del Mare c’è Via Tronto: nella parte orientale della strada, dove non ci sono abitazioni, si potrebbe fare un sottopasso come in Via Pasubio, che risbucherebbe all’altezza della piscina comunale». Ovvero, su Via Scarlatti.

 

Per Panichi, questa alternativa presenterebbe non pochi vantaggi: «Lavorando su questa strada dritta che arriva alla ferrovia si risolverebbe il problema della pista ciclabile, che in Via Mare è a senso unico. L’unica cosa su cui bisognerebbe stare attenti è la larghezza: non si può fare un sottopasso di dimensioni ridotte. La distanza fra l’attuale sottopasso e Via Tronto è pressoché identica a quella che intercorre fra Viale De Gasperi e Via Piemonte, quindi non si capisce il motivo per il quale non si potrebbe dar seguito ad un’iniziativa di questo tipo».

 

Infine, altro aspetto positivo sarebbe quello del costo. Quale che sia il progetto scelto dall’Amministrazione, l’opera non verrà messa in programma prima del prossimo autunno. Intanto, il comitato del quartiere Porto d’Ascoli Centro organizzerà un’assemblea per capire come sciogliere il nodo.


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