di Maria Nerina Galiè
«Sono e sarò sempre garantista e come tale dico che le sentenze vanno rispettate»: è questo il commento a caldo di Luigi Massa alla notizia dell’assoluzione di Leopoldo Wick, infermiere di Grottammare e che oggi ha 60 anni, accusato di aver ucciso 7 anziani ricoverati nella Rsa dove lavorava, condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Macerata, assolto oggi, 6 dicembre, dalla Corte d’Appello di Ancona.
Luigi Massa non è solo il sindaco del comune che ospita la Rsa, per anni nell’occhio del ciclone per questa triste vicenda (Wick è stato arrestato nel giugno 2020 ed i fatti contestati risalgono al periodo compreso tra gennaio 2017 e febbraio 2019).
E’ anche il figlio di Teresa Vagnoni, deceduta nel 2017, e della cui morte l’infermiere era stato considerato responsabile.
«Dal punto di vista personale – sono ancora le parole di Massa – oggi è complicato dure qualcosa.
Non ho ancora sentito gli avvocati. Ci vorranno mesi per conoscere le motivazioni della Corte d’Appello. E’ prematuro esprimere un giudizio o un pensiero oggi.
C’è il dispiacere di una ferita che riaffiora, ma se vogliamo anche una sorta di “sollievo” nel pensare che questa persona possa non essersi macchiata di crimini tanto efferati.
Prendere atto che non ha commesso i fatti di cui era stato accusato un po’ riconcilia all’umanità».
https://www.cronachepicene.it/2023/12/06/era-in-carcere-con-una-condanna-allergastolo-leopaold-wick-scagionato-dalla-corte-dassise-di-appello-torna-libero/434948/
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