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Mercato Ittico, l’ira di Lorenzo Marinangeli: «Quando verranno rifatti i bagni?»

SAN BENEDETTO - L'iniziativa di rilancio del Mercato Ittico non intercetta il favore del leghista: «In due anni ancora non sono stati ripristinati i servizi igienici, chiusi da 10 anni. Per cosa esulta l'assessore Camaioni?»
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Il Mercato Ittico di San Benedetto; in alto a destra, Lorenzo Marinangeli

 

di Giuseppe Di Marco

 

E’ nelle intenzioni del Comune trasformare il Mercato Ittico in un polo culturale collegato al centro pulsante della Riviera. Ma su questa struttura, fa notare la minoranza, c’è ancora molto da fare. E i toni di Lorenzo Marinangeli, in tal senso, sono ben poco concilianti.

 

«Il 18 dicembre 2021 – afferma il leghista – cioè all’insediamento di questa Amministrazione, portai una mozione sul miglioramento del mercato ittico basata su tre punti: la realizzazione di una sbarra per regolamentare il traffico, il ripristino dei bagni pubblici e l’apposizione di un’insegna che rendesse evidente l’ubicazione della struttura. Ora, giusto una settimana fa avevo un appuntamento con un cliente, e questo mi ha riferito di non essere riuscito a capire dove si trovava il mercato».

 

L’accoglimento di quelle proposte in parte è rimasto, però, lettera morta. «Per carità – continua Marinangeli – voglio riconoscere che il Comune ha ripulito il magazzino e alcuni uffici, ma la mozione è stata dimenticata. L’assessore Laura Camaioni va fiera della delibera con cui si cerca un nuovo corso per il mercato, ma dopo due anni due dei tre punti della mia mozione non sono stati presi in considerazione. I bagni, dopo oltre 10 anni di chiusura, vanno rifatti. Per non parlare della parte elettronica della sala d’asta, che non sempre funziona al 100%: i ritardi sono sotto gli occhi di tutti. In questo caso però non voglio criticare troppo l’operato della giunta, perché comunque un miglioramento c’è stato».

 

Conclude il consigliere: «Piuttosto mi sento di dire che questa Amministrazione fa solo quello che ritiene giusto, senza ascoltare le esigenze degli utenti del mercato e di chi ci lavora quotidianamente. Di cose da fare ce ne sarebbero tante: se proprio si vuole rilanciare il mercato, proporrei di realizzare un ristorante di tipicità nella zona museale».


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