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Ora i lampioni funzionano, ma illuminano una zona trasandata: Comune a caccia di sponsor per riqualificare la “porta sud” delle Marche

SAN BENEDETTO - Dopo le proteste, ripristinata la pubblica illuminazione in un’importante zona di Porto d’Ascoli. Adesso servono soldi per l’intervento di restyling. Il sindaco Spazzafumo si giocherà l’asso Jerry Tommolini?
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La rotatoria com’era e com’è adesso

 

di Marco Braccetti

 

E luce rifù. A San Benedetto è stata riattivata la pubblica illuminazione nell’area intorno allo svincolo della sopraelevata, nei pressi del centro commerciale PortoGrande. Si tratta di un punto strategico per la viabilità urbana ed extraurbana che, da tempo, era completamente al buio. La situazione generava problemi di sicurezza per gli automobilisti. Cronache Picene aveva raccolto lo sfogo di un utente della strada e, da lì, qualcosa s’è mosso.

Gli addetti alla manutenzione sono intervenuti su delle infiltrazioni d’acqua che mandavano in blocco il sistema d’alimentazione delle torri-faro. Ora la situazione è nettamente migliorata. Ma sotto una luce tutta nuova, spicca ancor di più un altro problema, che si trascina da anni. Ossia quello dello scarso appeal della rotatoria. Non un punto qualsiasi. Infatti, si tratta del primo impatto che un visitatore proveniente da Sud ha non solo con la città di San Benedetto, ma con l’intero territorio regionale, essendo letteralmente la porta d’ingresso meridionale delle Marche.

Le casse municipali languono e, da tempo, si è alla ricerca di una sponsorizzazione privata per un restyling dell’area. Ci provò, senza successo, l’Amministrazione Gaspari, ormai più di dieci anni fa. Ora è la volta del team guidato da Antonio Spazzafumo. «Un sostanzioso abbellimento di quella rotatoria non è più rinviabile – ha detto al nostro giornale Elio Core: presidente del comitato Porto d’Ascoli Centro -. Serve una bella scritta, tipo “Benvenuti nella Riviera delle Palme”, con giochi di luce e d’acqua. Se il Comune non ha i soldi necessari, si possono trovare delle sponsorizzazioni private e siamo pronti a fare la nostra parte per trovarle».

Su questo fronte, Si sta spendendo in prima persone il vice sindaco Antonio Capriotti: delegato a lavori pubblici e decoro urbano. Lui, questa settimana, ha avuto un colloquio informale con Stefano Bili: direttore commerciale di ItalGas Reti. La società specializzata nella distribuzione energetica offre delle particolari sovvenzioni per interventi di riqualificazione urbana, soprattutto in chiave green.

Il manager Bili non ha escluso a priori l’idea, rimandando tutto a futuri approfondimenti. Anche perché, ItalGas ha già recentemente effettuato un intervento restyling ecologico su San Benedetto (davanti all’ex tribunale) ed ha molte altre richieste di Amministrazioni comunali in giro non solo per il Piceno, ma in tutt’Italia. Vedremo se la cosa si concretizzerà. Comunque sia, l’amministrazione Spazzafumo potrebbe muovere ben altre leve. Basta ricordare che, nel 2021, il sindaco ha “investito” il noto imprenditore Jerry Tommolini del ruolo di “scout” di risorse private da investire per opere pubbliche. Chissà se lui non potrebbe tirar fuori qualche coniglio dal cilindro?

L’accordo pubblico-privato sarebbe semplice: la ditta interessata dovrebbe impegnarsi a sistemare la rotonda a proprie spese, abbellendola e rendendola più funzionale seguendo le direttive impartite dai tecnici comunali; in cambio del posizionamento del suo logo al centro della stessa, esposto in bellavista davanti agli sguardi di migliaia di automobilisti.

 

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