Dehors, la Sovrintendenza invita San Benedetto ad inviare le richieste sul regolamento

Il Comune intende approvare il nuovo regolamento sui dehors entro l’anno

di Giuseppe Di Marco

E’ finalmente partito il confronto fra la Sovrintendenza e il Comune di San Benedetto sul regolamento per l’occupazione di suolo pubblico. L’ente regionale ha invitato l’ente ad inviare le proprie proposte in merito alle indicazioni risalenti al 2018.

In particolare, l’Amministrazione vorrebbe proporre una modifica per quanto riguarda l’altezza dei pannelli dei dehors semiaperti. Nella bozza di regolamento redatta nel precedente mandato, per questo tipo di dehors è prevista la delimitazione con «pannelli paravento mobili in vetro infrangibile o policarbonato trasparente, non colorato e privo di incisioni, serigrafie o texture che ne riducano la trasparenza, (interamente vetrati ovvero con telaio metallico minimale e senza zoccolature opache) di altezza massima di 150 centimetri e struttura in telai metallici leggeri e di disegno semplice».

Gli esercenti del centro, a tal proposito, hanno esortato a più riprese il vertice comunale perché chiedessero un’innalzamento di questa soglia, ad almeno 180 centimetri. Il motivo è semplice: dopo il periodo di emergenza sanitaria, gli imprenditori hanno notato la tendenza dei clienti a preferire il consumo di alimenti e bevande all’esterno del locale. Se la cosa non pone alcun problema d’estate, nei mesi invernali c’è bisogno di garantire una permanenza piacevole all’interno dei dehors: pannelli più alti, insomma, consentirebbero di mantenere un clima più adatto.

A prescindere dal confronto con la Sovrintendenza, il Comune dovrà risolvere la questione dei parcheggi. L’Amministrazione avrebbe intenzione di concederne l’occupazione, ma valutando caso per caso, in modo da non generare inficiare la sicurezza stradale. Nel caso di stalli blu l’idea è di aumentare la tassa, dato che l’ente dovrebbe rinunciare all’introito derivante da quei posteggi.

Il regolamento verrà approvato entro l’anno: fino al 31 dicembre 2024, infatti, rimarrà in vigore la proroga governativa allo stato speciale. La stesura di un nuovo dispositivo, ad ogni modo, è attesa da oltre 10 anni.

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