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 Atto aziendale e riorganizzazione dei Dipartimenti, tra cui il Materno Infantile che scivolerà verso la costa

SANITA' - Dipendenze Patologiche sarà inglobato dalla Salute Mentale. Si tratta di linee guida, senza ancora precise indicazioni su eventuali e specifiche modifiche nell'erogazione dei servizi. Il documento oggi, 21 gennaio, sarà presentato al Collegio di direzione, domani alla Conferenza dei sindaci del territorio e giovedì alle organizzazioni sindacali
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Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

di Maria Nerina Galiè

 

Ore cruciali per l’Atto aziendale, teso a riorganizzare la Sanità picena in tutto il suo complesso sistema di servizi erogati alla popolazione. Oggi, 21 gennaio, sarà presentato al Collegio di direzione, formato dai direttori dei vari Dipartimenti, domani alla Conferenza dei sindaci del territorio e giovedì alle organizzazioni sindacali.

 

Due le principali sfide che, in linea con le direttive nazionali e regionali, l’Ast Ascoli si prefigge di affrontare. E sono l’inesorabile invecchiamento della popolazione e l’abbattimento delle liste di attesa. Si tratta di linee guida del nuovo assetto e che dovranno poi essere calate nelle varie strutture, dove si daranno precise indicazioni su eventuali e specifiche modifiche nell’erogazione dei servizi.

 

Restando fermo il fatto che, al momento, il Piceno ha un presidio ospedaliero unico diviso su due plessi, il “Mazzoni” di Ascoli ed il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto e alla linea già intrapresa di rafforzare la medicina territoriale in ragione del Pnrr (Centrali operative territoriali, ospedali e case di comunità) alcuni servizi potranno essere accorpati o propendere in uno o nell’altro plesso, sono rinnovate invece le competenze dei Dipartimenti, nell’ambito dei quali opereranno unità ospedaliere, territoriali o entrambe se ritenute affini e utili nel percorso diagnostico, di cura ed eventuale follow up.

 

 

Non si prevedono sostanziali modifiche, al momento, a livello di servizio emergenza o prestazioni ambulatoriali e diagnostiche, quanto piuttosto di una differenziazione delle specializzazioni mediche o chirurgiche, tra i due ospedali.

 

I cambiamenti più rilevanti riguardi ai Dipartimenti, riguarderanno quello di Salute Mentale e Materno Infantile.

 

E’ già stata sollevata la questione del servizio territoriale Dipendenze Patologiche, rimaste senza direttore nel giro di pochi mesi sia ad Ascoli (dove c’è una facente funzione per 9 mesi rinnovabili per altri sei) che a San Benedetto. Il servizio rientrerà nelle competenze del Dipartimento di Salute mentale.

 

Il Dipartimento Materno infantile, di cui faranno parte anche la Neuropsichiatria infantile ed il Consultorio familiare oltre a Pediatria e Patologia Neonatale e Ostetricia e Ginecologia, scivolerà verso l’ospedale della costa (che registra un maggior numero di residenti in età pediatrica). Si parla di sede prevalente al “Madonna del Soccorso” ma non in che misura nello specifico.

 

Nell’Uoc di Ginecologia e Ostetricia del “Mazzoni”, senza direttore da 9 anni, con ruolo ricoperto da facenti funzioni, non c’era all’orizzonte la scelta di emanare un concorso per “la stabile copertura del posto”.

 

Saranno ridefinite le competenze, e afferenze, degli altri Dipartimenti dalla Chirurgia, all’Emergenza, alla Medicina, all’Ortopedia alla Riabilitazioni, creando una rete tra le varie specializzazioni ospedaliere e territoriali, al fine di aumentare la mobilità in entrata (soprattutto per l’area ortopedico-traumatologica) e ridurre i tempi di attesa.

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