Franco Piccioni e la statua di Sant’Emidio custodita nella cripta del Duomo di Ascoli
di Maria Nerina Galiè
Un “premio” agli ascolani che sceglieranno di chiamare Emidio o Emidia il figlio in arrivo: è l’idea lanciata da Franco Piccioni, noto esercente del food di Ascoli, città che – si sa – è molto attaccata alle tradizioni. Tra queste c’è appunto il nome del patrono, tipicamente ascolano, e la volontà di tramandarlo. C’è da scommettere che chi lo possiede e vive in altre regioni italiane o addirittura all’etero, ha radici ascolane.
I dati Istat
I DATI – Secondo l’Istat, sempre meno genitori hanno deciso di chiamare Emidio i nuovi nati dal 1999 al 2023: sono stati 11 nel 1999, 13 nel 2000 e nel 2001, 12 nel 2003, 11 nel 2006 per poi andare sempre a diminuire nel corso degli anni, arrivando a meno di 5 (il numero esatto non è rilevato).
In Italia (fonte Nomix) sono 11.418 a chiamarsi Emidio, paro allo 0.019% della popolazione. E’ curioso vedere che sulla mappa il nome compare un po’ in tutte le regioni, anche se in piccola percentuale che va ad aumentare nella zona centrale, nei dintorni del Piceno.
Nelle Marche (fonte Nomix) risultano 2.983 Emidio, pari allo 0.201% della popolazione regionale, numeri di cui – come era prevedibile – l’86,6% si registra ad Ascoli.
La mappa nazionale Nomix
Anche nel Lazio 1.788 persone (420° nome più comune della regione) ovvero approssimativamente 0.031% della popolazione della regione, a Roma 80,2% a far capire come molti romani in realtà provengono proprio dal piceno, e nell’Abruzzo dove si sono 2.670 Emidio, cioè lo 0.210% della popolazione della regione ed il 47,5% li troviamo a Teramo.
«E’ una iniziativa che voglio proporre da un po’ – spiega Piccioni – soprattutto perché mio padre si chiamava Emidio, quindi sono particolarmente legato al nome. Poi, mi dispiacerebbe che andasse disperso solo perché considerato “antico”».
La mappa regionale Nomix
Cosa intende per premio?
«Innanzitutto mi appello agli sponsor privati. Come me, anche gli altri commercianti ed esercenti potrebbero mettere a disposizione una cifra “x”, spendibile in consumazioni o prodotti per essere in regola, per ogni nuovo nato che viene chiamato Emidio. Il giorno per consegnare i buoni potrebbe essere proprio il 5 agosto, Festa del Patrono nell’ambito della cerimonia che organizza il Comune per chi porta quel nome».
La proposta è stata lanciata, insieme con un chiaro appello: vediamo la città come risponderà.
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