La firma dell’accordo fra Comune e Soprintendenza
Il sindaco Marco Fioravanti e il soprintendente Giovanni Issini hanno firmato l’accordo di collaborazione tra il Comune di Ascoli e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ascoli, Fermo e Macerata, che servirà a semplificare il procedimento autorizzativo per l’installazione dei dehors nei pubblici esercizi.
«Vogliamo salvaguardare la vivibilità della città tutelando l’ambiente urbano – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – e allo stesso tempo migliorare l’efficienza della macchina amministrativa. Un intervento dal duplice valore: favorire lo sviluppo economico e custodire le nostre bellezze». Il Soprintendente Giovanni Issini ha aggiunto: «La firma di questo accordo è un passo importante, perché è il primo di questo tipo siglato nel territorio delle province di Ascoli, Fermo e Macerata. Siamo riusciti a contemperare le esigenze delle attività con il necessario decoro del centro storico e dei beni monumentali. Questo accordo rappresenta un esempio che vorremo adottare anche in altri Comuni».
«Una firma propedeutica all’approvazione del regolamento – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Gianni Silvestri – che lunedì sarà al vaglio del Consiglio comunale. Con questo accordo rendiamo più semplice il procedimento di autorizzazione per i dehors, dando così risposta alle esigenze del tessuto economico cittadino, e garantiamo la conservazione e la valorizzazione del patrimonio pubblico grazie all’operato della Soprintendenza».
Nel documento tecnico si illustrano le modalità del nuovo procedimento semplificato. Nello specifico, le autorizzazioni e concessioni per l’occupazione temporanea del suolo pubblico oggetto di tutela, per l’installazione di strutture e arredi di carattere provvisorio, sono rilasciate di norma dal Comune previa autorizzazione della Soprintendenza. L’accordo permetterà di considerare autorizzate dalla Soprintendenza le richieste di occupazione sotto forma di Scia per le quali il Comune avrà verificato la conformità al regolamento: in questo caso il Comune dovrà solo comunicare alla Soprintendenza, entro dieci giorni dal rilascio, l’avvenuta autorizzazione.
Per capire quali categorie rientrano nell’iter semplificato viene richiamato il regolamento: si tratta dei dehors categoria A (sedie e sgabelli, tavoli, cestini, elementi di comunicazione; sono consentiti sugli assi, piazze, aree verdi e lungofiume) ad eccezione di quelli ubicati a Piazza Arringo e Piazza del Popolo; dehors di categoria B (sedie e sgabelli, tavoli, cestini, elementi di comunicazione, tende o ombrelloni, elementi di illuminazione; sono consentiti sugli assi storici, corso Trento e Trieste, piazze, aree verdi e lungofiume) ad eccezione di quelli ubicati a Piazza del Popolo, Piazza Arringo, via del Trivio – nel tratto compreso dal chiostro di San Francesco a Piazza Ventidio Basso); dehors di categoria C (sedie e sgabelli, tavoli, cestini, elementi di comunicazione, tende o ombrelloni, elementi di illuminazione, pannelli frangivento, elementi di riscaldamento; sono consentiti sugli assi storici, corso Trento e Trieste, aree verdi, lungofiume e piazze tranne Piazza del Popolo e Piazza Arringo) ad eccezione di quelli ubicati in Piazza del Popolo, Piazza Arringo, Piazza Ventidio Basso, via del Trivio, parte di corso Mazzini (palazzo Gallo, tratto a vista del decumano romano).
È esclusa dall’ambito di applicazione dell’accordo l’installazione di strutture metalliche all’americana, gonfiabili, totem e qualsiasi altro mezzo pubblicitario autonomo rispetto alle installazioni delle tipologie previste dal regolamento. Infine, l’intesa analizza anche la questione dei cartelli e mezzi pubblicitari: questi potranno essere ammessi solo se previsti nell’istanza e specificamente autorizzati dal Comune. Dovranno essere di modeste dimensioni, senza agganci a superfici murarie, in numero limitato e senza interferenze con la visibilità dei complessi monumentali del centro storico. Dovranno inoltre essere cromaticamente e contenutisticamente compatibili col decoro urbano e col rispetto dei monumenti di pregio storico architettonico presenti.
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