“C’è posto per te”: presentata ad Ascoli la campagna itinerante promossa da Sviluppo Lavoro Italia

Marco Fioravanti e Paola Nicastro

di Filippo Ferretti

Il 4 e 5 giugno arriva ad Ascoli, nello scenario del Polo Sant’Agostino, “C’è Posto per Te”, la campagna itinerante promossa da Sviluppo Lavoro Italia, ente in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, con un’attenzione particolare a giovani e donne, spesso “distanti” dal mercato del lavoro ma anche ai disoccupati di lunga durata.

Il truck itinerante di “C’è Posto per Te” è allestito in Piazza Arringo nell’ambito di un’ iniziativa che prevede corsi di orientamento al lavoro, workshop tematici e colloqui di lavoro con le aziende del territorio. L’incontro di apertura della due giorni è stata condotta da Paola Nicastro, presidente e ad di Sviluppo Lavoro Italia, affiancata dagli interventi dal sindaco Marco Fioravanti, in presenza, e dal commissario straordinario di governo per la ricostruzione dopo il sisma del 2016, Guido Castelli, in remoto.

«E’ una formula che funziona ed abbraccia molte tappe, scelte nei posti pubblici, nei luoghi di aggregazione» ha spiegato Paola Nicastro in  conferenza stampa dell’iniziativa, davanti ad un folto pubblico. «Questo progetto ha un obiettivo ben preciso,  mira a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro ma con metodi innovativi» ha detto il primo cittadino di Ascoli, evidenziando come ci siano già molte prenotazioni per i primi appuntamenti, da parte soprattutto di giovani.

«Far conoscere le opportunità di lavoro ci permette anche di combattere lo spopolamento delle aree interne, in tanti sono dovuti andare via per necessità ma vogliono comunque tornare nel territorio e dobbiamo agevolare tutto questo anche con progetti del genere» ha aggiunto il sindaco Marco Fioravanti, dando in questo modo la parola al commissario per la ricostruzione Castelli, che sta battendosi affinché i luoghi abitati non siano solo in grado di avere nuove case dove accogliere i residenti ma anche lavoro per cui vivere e per il quale non dover fuggire altrove.

«La ricostruzione non può limitarsi solo alle abitazioni ma anche al rilancio economico» ha detto Guido Castelli, certo che far conoscere meglio le offerte di lavoro permette di combattere lo spopolamento, di incentivare tante persone a tornare vicino ai luoghi di appartenenza.