“Luoghi del Cuore” del Fai, chiesa e chiostro di Sant’Angelo Magno i secondi più votati nelle Marche

AL QUARTO posto, la chiesa e l'affresco della Madonna della pietà di Acquaviva Picena. Entrambi i siti, avendo ottenuto almeno 2.500 voti, potranno partecipare al bando "per il sostegno a progetti di restauro o valorizzazione culturale” post censimento
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L’ingresso del complesso di Sant’Angelo Magno, nel quartiere della Piazzarola

 

 

 

La chiesa ed il chiostro di Sant’Angelo Magno, nel cuore di Ascoli, sono risultati i secondi edifici più votati delle Marche (6.996 voti) nel censimento dei “Luoghi del Cuore” promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) e da Intesa San Paolo. Al quarto posto, la chiesa e l’affresco della Madonna della pietà di Acquaviva Picena (3.590 voti).

 

I siti piceno sono stati premiati nell’ambito della 12° edizione del censimento che ha raccolto l’adesione delle singole persone e delle comunità, sotto forma di associazioni e comitati spontanei, ma anche Comuni e Parrocchie. Gruppi radicati sui territori, che attraverso il censimento hanno espresso l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario.

Entrambi, avendo ottenuto almeno 2.500 voti, potranno partecipare al “Bando I Luoghi del Cuore per il sostegno a progetti di restauro o valorizzazione culturale” post censimento.

Il luogo primo classificato nelle Marche è il Nidastore di Arcevia (Ancona) con 11.153 voti, il secondo è stato il Palazzo del Marchese del Grillo di Fabriano (Ancona) con 4.357 voti.

 

L’aula di Sant’Angelo Magno (foto di Goffredo Zucchetti)

SANT’ANGELO MAGNO –  Chiesa e chiostro di Sant’Angelo Magno, Ascoli Piceno – 6996 voti.
Entrambi facevano parte di un monastero femminile di probabile origine longobarda, realizzato in posizione elevata rispetto all’abitato, nell’odierno Sestiere Piazzarola.

Un’attestazione precisa risale al 1218, quando l’imperatore Ottone II ne fa dono al vescovo della città. Fu sede di monache benedettine, poi clarisse, fino al 1460, quando le religiose furono obbligate a trasferirsi lasciando il posto ai monaci olivetani. Dopo un breve passaggio ai camaldolesi nel 1830, il complesso fu soppresso e passò quindi al neonato Regno d’Italia nel 1861.

Gravemente danneggiata dal sisma del 2016, la chiesa, chiusa da allora, era tornata al centro dell’attenzione cittadina nel 2018 proprio grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”, quando fu votata da quasi cinquemila persone. Dal censimento è partito l’iter, lungo e complesso, conclusosi con l’approvazione di un progetto esecutivo, che porterà a restituire la chiesa alla città.

La nuova partecipazione vuole porre l’attenzione sul chiostro seicentesco, decorato da 36 lunette che narrano la Vita di San Benedetto, in un ricco ciclo affrescato anch’esso bisognoso di restauro. I volontari del FAI di Ascoli Piceno insieme al gruppo FAI giovani, hanno sostenuto la candidatura di questo luogo.

 

Affresco della chiesa della Madonna della Pietà di Acquaviva (foto Fai)

MADONNA DELLA PIETA’ –  Appena all’esterno delle mura storiche di Acquaviva Picena sorge la chiesa della Madonna della Pietà, piccolo gioiello architettonico a pianta poligonale sormontato da una cupola a spicchi. Al suo interno è custodito un affresco cinquecentesco che raffigura una straordinaria Pietà: la Madonna dai lunghi capelli biondi sciolti, avvolta da un manto celeste, regge il corpo del Figlio con una forza materna intensa e inusuale. La scena, completata da due angeli e un cielo stellato, presenta tratti unici nel panorama dell’arte sacra. Purtroppo, l’opera versa in gravi condizioni a causa dell’umidità e della mancata manutenzione. Il sito, oggi aperto solo in rare occasioni, rischia di perdere per sempre i dettagli che rendono questo affresco un caso eccezionale. Per questo motivo, il Comitato “Madonna della Pietà” ha partecipato al censimento “I Luoghi del Cuore”, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e avviare un intervento di restauro urgente.

 


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