Politica, agricoltura e futuro dei territori: in Riviera si disegna l’Europa che verrà (Video)

SAN BENEDETTO - L'incontro con presidenti, sindaci e ministri. Pesca e agricoltura i settori al centro delle discussioni di un lungo pomeriggio nella sala consiliare del Municipio. Ospiti illustri dall'Italia e non solo per rilanciare due settori fondamentali
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Le parole di Acquaroli, Castelli e del sindaco Spazzafumo

 

di Edoardo Ciriaci

 

Una giornata di studio si è svolta oggi, 16 luglio, nella sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto con la presenza di tanti ospiti illustri del panorama politico nazionale e internazionale. In apertura gli interventi del presidente del gruppo ECR, nonché della Regione Abruzzo Marco Marsilio e quello del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Con loro, tra gli altri, anche il commissario straordinario alla ricostruzione dal sisma Guido Castelli, il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo, quello di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e una delegazione polacca.

Il presidente Acquaroli

 

C’era grande attesa anche per la presenza, come sembrava, di alcuni ministri del governo Meloni, costretti invece a doversi collegare a causa di un’agenda a loro detta «colma di appuntamenti». A parlare infatti il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR Tommaso Foti, quello dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e Raffaele Fitto. I temi principali della discussione sono stati la politica di coesione tra le regioni ma anche il rilancio dei settori dell’agricoltura e della pesca, «fondamentali per il presente e il futuro dell’Europa», li definisce il vicepresidente della Commissione europea. «Al centro del mio impegno c’è la riduzione dei divari tra le regioni europee garantendo ai cittadini la libertà di restare e costruire il proprio futuro nei territori che considera casa».

 

Con quali risorse? «Coesione e politica agricola comune. Tutte le nostre energie sono concentrate per renderle più efficaci. Ora gli stati membri possono scegliere di investire, su base volontaria, in 5 nuove aree strategiche. E lavoriamo anche per migliorare la qualità della vita urbana, con attenzione alle aree rurali, alle isole e alle zone costiere».

Il vicepresidente della commissione europea Fitto

 

«Mi scuso per l’assenza ma vengo da una due giorni di discussioni importanti sul tema della pesca e non solo – dice Lollobrigida – che consideriamo una risorsa fondamentale. L’Europa deve riscoprire la sua vocazione ed essere in grado di saperla mantenere. Anche l’agricoltura è stata considerata tale e garantita tramite fondi che permettessero agli agricoltori di non abbandonare quelle aree capaci di generare profitto. E’ un qualcosa a cui teniamo in particolar modo”. 

Il ministro Foti in collegamento

 

Foti: «In questo momento è difficile parlare di coesione, a causa di un’impostazione che promana dallo schema di bilancio approvato da poco dalla commissione europea e che va letto con attenzione. Questo è un tipo di politica che nasce da una ben precisa di volontà di superare e ridurre i divari tra territori, un problema di natura infrastrutturale, sociale e di una spaccatura con forte spopolamento soprattutto nelle aree interne. Un fenomeno che non è solo italiano e che ahimé si accompagna alla crisi demografica…».


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