L’impegno del nuovo comandante Quattrocchi: «Al lavoro 365 giorni l’anno»

SAN BENEDETTO - Avvicendamento al vertice: emozioni e marzialità nella locale Capitaneria di porto. Per assistere alla cerimonia, arrivato da Roma il comandante generale Carlone. L’uscente Di Maglio ha esaltato i pescatori
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di Marco Braccetti

 

Il vessillo a tre stelle del comandante generale issato sul pennone più alto, a simboleggiare la presenza dell’illustre ospite. Nel tardo pomeriggio di giovedì 31 luglio, l’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone (alla guida di tutta la Guardia costiera italiana) ha presenziato al cambio di comando della Capitaneria di porto sambenedettese. Emozione e marzialità nella suggestiva cerimonia che ha visto l’uscente Alessandra Di Maglio cedere il passo all’entrante Giuseppe Quattrocchi.

 

Il vessillo del comandante generale

 

Presenti le massime autorità del territorio, insieme a rappresentanti di alcune associazioni combattentistiche e d’arma come, ovviamente, l’Anmi: Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Il passaggio di consegne era presieduto dal direttore marittimo delle marche: ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale ed è stato seguito dai discorsi ufficiali.

 

Di Maglio, Vitale, Carlone e Quattrocchi

In particolare, l’ormai ex comandante sambenedettese Di Maglio (che rimarrà comunque nelle Marche) ha sottolineato il forte legame intessuto con San Benedetto nei quasi 3 anni di sua attività. Con San Benedetto e con le sue varie diramazioni, dall’amministrazione al mondo dei lavoratori portuali e marittimi. In particolare, citato il sindaco Antonio Spazzafumo, con cui la comandante ha instaurato un rapporto di amicizia personale che va oltre i confini istituzionali. Una sottolineatura anche al ruolo dei pescatori: «Con la campagna “A pesca di plastica” la marineria sambenedettese ha contribuito a cambiare l’immagine e l’idea di questa attività. Non più un lavoro che depreda il mare, ma che, all’opposto, lo tutela e lo custodisce».

 

Mentre il neocomandante Quattrocchi ha assicurato un lavoro costante nei vari ambiti di competenza della Guardia costiera: ora siamo d’estate ed il periodo è importantissimi per quanto riguarda la sicurezza in mare  e la tranquillità dei bagnanti: «Ma non c’è solo l’estate – ha rimarcato l’ufficiale -. Lavoriamo 365 giorni l’anno e per questa particolare Capitaneria s’avvicina un momento importante, con il 50esimo anniversario della sua nascita».

 

Per Quattrocchi, proveniente dal Comando generale di Roma, la costa marchigiana non è una novità. Dal 2012 (quando aveva solo 31 anni) al 2014 ha guidato l’ufficio circondariale marittimo di Porto San Giorgio: «Ho degli eccellenti ricordi di questo territorio, una zona laboriosa e ricca di bellezza».

 

Un momento del passaggio di consegne

In un suo intervento di quel periodo, descriveva così i suoi inizi di carriera: «Nel 2004 mi sono laureato in giurisprudenza all’Accademia navale e da allora ho prestato servizio alla Capitaneria di Porto di Rimini. Ho l’abilitazione al comando navale ed un master in diritto internazionale; sono stato imbarcato su navi come l’Amerigo Vespucci e la San Giusto». Da San Giusto a San Benedetto, ora il timone nelle mani di Quattrocchi dovrà, in primis, portare in porto l’operazione “Mare e Laghi Sicuri 2025” che, iniziata a metà giugno, dovrebbe chiudere il 21 settembre.


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