Villa Sant’Antonio, nuovo incidente sulla Salaria: cresce la rabbia dei cittadini

L’incidente di oggi, sabato 30 agosto

di Maria Grazia Lappa 

Incidente questa mattina, intorno alle 11, sulla Salaria, all’altezza del sottopasso, nel centro di Villa Sant’Antonio. Un’auto, che da mare procedeva in direzione Ascoli, per cause che sono al vaglio della polizia locale intervenuta sul posto, mentre stava girando in direzione della provinciale “Ancaranese” è entrata in collisione con un’altra auto che usciva dal sottopasso.

Un forte impatto che ha creato gravi danni alle auto, ma per fortuna non ha avuto gravi conseguenze per i due conducenti. L’incidente ha provocato forti rallentamenti e anche il blocco del traffico lungo la Salaria.

Mentre si tenta di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto, i cittadini insorgono. A parlare a nome di tutti è Alvaro Simonetti che dichiara: «Ormai quasi tutti i giorni telefoniamo regolarmente ad entrambi i sindaci: Mauro Bochicchio di Castel di Lama e Marco Fioravanti di Ascoli per chiedere più sicurezza su questo tratto di strada. C’è chi viaggia a velocità sostenuta, violando i limiti di velocità imposti nei centri abitanti. I cittadini chiedono maggiori controlli, le auto sfrecciano come missili. Abbiamo chiesto i dissuasori, che rappresentano un’esigenza diffusa, nella speranza che si arrivi al bivio del sottopasso limitando la velocità».

«La situazione – conclude Simonetti – è troppo pericolosa».

I cittadini mettono sotto accusa anche il sottopasso: «Troppa pendenza, troppo stretto. In caso di incendio di un’auto non c’è spazio per aprire le portiere. Per non parlare delle condizioni della strada Ancaranese, piena di buche, se non si è più che attenti si rischia di spaccare i pneumatici. Le nostre idee – dichiarano i residenti- sono valide e offrono un importante spunto per la sicurezza del centro di Villa Sant’Antonio, ci auguriamo che i Sindaci, che rappresentano sia le forze di centro destra, che di centro sinistra, prendano in serie considerazioni l’installazione dei dissuasori. Vogliamo i rallentatori di velocità come in tante altre città d’Italia».