Ascoli, Passeri: «Ereditata una situazione complicata, ma ci toglieremo grandi soddisfazioni»

CALCIO - Prosegue la preparazione al "Picchio Village" in vista della sfida casalinga contro la Juventus Next Gen. Il presidente bianconero: «Sono davvero contento di quanto fatto in questi mesi. Ci siamo riorganizzati togliendo tante persone: ora la società ruota attorno a me, Patti, Tomei e mio figlio. Pulcinelli non è stato trattato bene dalle persone di cui si fidava»
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di Salvatore Mastropietro

 

Prosegue al ritmo di sedute pomeridiane di allenamento la preparazione dell’Ascoli in vista del prossimo impegno di campionato, in programma sabato alle ore 17,30 sul terreno del “Del Duca” contro la Juventus Next Gen. Concluso il calciomercato – domani la conferenza stampa sul tema del direttore sportivo Matteo Patti – mister Francesco Tomei potrà concentrarsi esclusivamente sul campo e sul consolidamento di un’idea di gioco che fa ben sperare l’ambiente bianconero.

 

Bernardino Passeri, amministratore unico dell’Ascoli Calcio

Le sensazioni, in generale, sono e restano positive in casa Picchio. Ne è ben consapevole anche il presidente Bernardino Passeri, che domenica al “Liberati” di Terni ha assistito alla prima vittoria della propria gestione: «E’ stata una bella emozione, ho vissuto una serata particolare anche per i rapporti con la proprietà della Ternana, socia dell’Ascoli quando anche io ero un azionista di minoranza», ha dichiarato ai microfoni della trasmissione “Tvb Ascoli” in onda tutti i lunedì su “Vera Tv”.

 

I tifosi bianconeri in Curva Nord durante la sfida con la Pianese

Passeri ha fatto un po’ il punto della situazione sulle prime settimane di lavoro della società da lui presieduta, che ha ereditato una situazione sicuramente non semplice: «Sul campo è stato un buon avvio, il progetto che abbiamo messo in piedi ha preso forma. C’è un bel clima nella società, nello spogliatoio, con i media, con i tifosi e con le istituzioni. Sto vedendo qui la parte sana del calcio. Abbiamo ereditato una situazione un po’ caotica dalla vecchia dirigenza, sono rimasto un po’ amareggiato per quello che ho visto. Tre anni fa la società non era meglio di come l’ho trovata, pensavo che alla lunga qualcosa si sarebbe sistemato, ma così non è stato. Abbiamo faticato parecchio perché le cose non erano a posto, ci siamo riorganizzati togliendo tante persone e questo ha dato risultati a livello pratico e nel rapporto con l’ambiente. Non ci sono mega-direttori o mega-manager, l’interlocutore sono io e la società ruota attorno a tre persone: Tomei, Patti e mio figlio. Pulcinelli lo conosco bene e ha investito davvero tanto, molto più di quanto si pensi. Parliamo di un grande imprenditore e di una persona onesta come non se ne trovano a certi livelli, ma purtroppo non è stato trattato bene dalle persone di cui si fidava. Questa cosa mi ha fatto provare tanta rabbia e forse è stata proprio questa rabbia a permettermi di costruire ciò che abbiamo fatto fino ad ora in maniera un po’ inaspettata».

 

Il presidente bianconero ha commentato anche il lavoro svolto sul fronte calciomercato dal direttore sportivo Patti: «Penso che abbiamo fatto di qualcosa di importante. Sono veramente soddisfatto di quello che abbiamo fatto, nonostante la tanta fatica. Non c’era una situazione chiara, non riuscivamo a capire la compensazione e come muovere la liquidità. Anche la Federazione ha collaborato tanto con noi, l’Ascoli è un qualcosa di importante per questa categoria. Credo che ci leveremo parecchie soddisfazioni, il cantiere è ancora aperto e c’è tanto da lavorare, ma la strada è quella giusta».

 

Passeri ha affermato che sarà presente sabato sera in “Piazza del Popolo” per la settima edizione della “Festa del Picchio”: «Naturalmente sarò allo stadio. Alla Festa del Picchio ci sarò così come la squadra, anche se c’è qualcosa che mi stona», ha concluso.


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