Piceno e qualità della vita: il crollo della sanità rovina la festa dei record. Loggi: «Urgente un cambio di passo»

DATI - Nonostante il balzo di 25 posizioni nella classifica generale, nell'Indagine ItaliaOggi, Ascoli scivola al 69° posto per Salute. Il caso delle consulenze gratuite per la prevenzione del tumore al pancreas. L'inaugurazione del nuovo laboratorio di elettrofisiologia e l'auspicio che  tecnologia e competenza diventino davvero accessibili a tutti
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Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

di Maria Nerina Galiè

Non è tutto oro ciò che brilla nel Piceno. La nuova classifica di ItaliaOggi – Ital Communications sulla qualità della vita 2025 consegna alla provincia di Ascoli Piceno un risultato storico: 15° posto generale, con un balzo in avanti di +25 posizioni e il primato assoluto in Italia per Sicurezza. Eppure, dietro l’euforia dei numeri, emerge un dato che pesa come un macigno: il crollo nel settore Salute, dove il Piceno precipita al 69° posto, perdendo 27 posizioni rispetto al 2024.

 

L’ERRORE E LA CONFERMA – Ieri, 16 novembre, appena diffusi i risultati, sul sito di ItaliaOggi compariva un evidente errore: il Piceno risultava 69° ma con un inspiegabile +40 rispetto all’anno precedente. Un paradosso matematico che lasciava intuire una svista. Oggi la rettifica ha fugato ogni dubbio: 69° posto, -27 rispetto al 2024. Nessun miglioramento. Anzi, un crollo netto.

Questo arretramento stride con il dato nazionale riportato proprio da Italia Oggi: “Nel 2025 quasi tutte le province italiane registrano un incremento di punteggio… migliorano i tempi d’attesa, si potenziano le reti di prossimità”.

Tutte, tranne il Piceno. Qui i tempi d’attesa non migliorano e le reti di prossimità restano lontane da qualsiasi potenziamento.

 

PRENOTAZIONI IMPOSSIBILI: IL CASO DELLE CONSULENZE AL “MAZZONI” – Un esempio emblematico arriva proprio in queste ore. Sempre ieri Cronache Picene ha dato notizia delle consulenze gratuite di gastroenterologia all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, per la prevenzione del tumore del pancreas. L’iniziativa ha avuto grande risonanza, ma ha generato anche numerose segnalazioni di cittadini che non sono riusciti a prenotarsi nemmeno dopo decine — in alcuni casi centinaia — di tentativi.

C’è chi ha chiamato oltre 100 volte nell’unica fascia oraria indicata, trovando l’unica linea dedicata perennemente occupata e scoprendo solo in seguito che i posti erano esauriti.

Una testimonianza: «Dalle 12:59 alle 13:38 ho telefonato 94 volte. Alle 13:39 mi risponde una voce femminile: “posti finiti”. Ho 76 anni, sono fragile, avevo bisogno urgente di una consulenza e non posso permettermi il privato». Un altro cittadino aggiunge: «Ho chiamato da cellulare e fisso per oltre mezz’ora. Quando hanno risposto mi hanno detto che i 15 posti erano finiti. Ho provato a contattare l’Urp, senza esito».

Un quadro che conferma la percezione di molti: curarsi diventa un percorso a ostacoli. E chi non può permettersi il privato resta schiacciato.

 

Sergio Loggi

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA  –  A peggiorare la fotografia c’è il confronto interno: mentre il Piceno affonda, Ancona conquista il primo posto nazionale nel settore Salute. Un divario regionale che difficilmente può essere ignorato.

Il presidente della Provincia Sergio Loggi, pur soddisfatto per il risultato generale della classifica, non nasconde l’amarezza per il dato sanitario: «C’è da riflettere. Una caduta di 27 posti indica chiaramente che qualcosa non va. Rispetto ad Ancona è evidente che nel Piceno c’è molto da rivedere e in tempi brevi».

Loggi chiede un coinvolgimento più forte della Conferenza dei Sindaci, organo fondamentale nella programmazione dei servizi sanitari, spesso sottoutilizzato. L’appello è diretto al nuovo assessore regionale alla Sanità e alle istituzioni competenti, compreso il direttore dell’Ast picena: «Servono azioni immediate e un cambio di passo».

 

l nuovo laboratorio di elettrofisiologia del “Mazzoni”, con l’equipe ospedaliera al completo ed un nutrito gruppo di politici

ECCELLENZE DEL PICENO NON RESTINO INACCESSIBILI – Proprio oggi, 17 novembre, mentre si discute del tracollo del settore Salute, all’ospedale “Mazzoni” è stato inaugurato il nuovo laboratorio di elettrofisiologia, intitolato al cardiologo ascolano Luigi Luciani. Numeri importanti, tecnologie avanzate, professionisti di alto livello: quasi 5.000 procedure in dieci anni, 600 solo nel 2024, 2.300 visite l’anno.

Il direttore generale dell’Ast Antonello Maraldo, il primario di Cardiologia dottor Pier Francesco Grossi e il responsabile dell’unità operativa dottor Procolo Marchese hanno parlato di eccellenza, modernità e prospettive future.

Il neo assessore regionale alla Sanità Paolo Calcinaro ha posto l’accento sulle sfide: liste d’attesa, emergenza-urgenza, risorse da reperire.

Ma l’auspicio dei cittadini è chiaro: che tecnologia e competenza diventino davvero accessibili a tutti.

 


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