Un abitante su dieci in povertà: la Caritas accende i riflettori sull’emergenza

I DATI forniti durante la presentazione della "Giornata Mondiale dei Poveri”, con appuntamenti diocesani ed interdiocesani nelle date 21, 22 e 23 novembre. Il direttore Rocchi: «Negli ultimi dieci anni aumento del 40%». L'8,5% dei lavoratori non riesce ad arrivare a fine mese pur guadagnando stabilmente uno stipendio
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di Filippo Ferretti

 

La Caritas diocesana di Ascoli e la Caritas diocesana di San Benedetto, Ripatransone e Montalto organizzano il programma di iniziative riguardanti la “IX Giornata Mondiale dei Poveri”, che avranno luogo mediante appuntamenti diocesani ed interdiocesani nelle date 21, 22 e 23 novembre.

Don Cinelli e Giorgio Rocchi

 

L’incontro di presentazione di “Scambi di Bellezza”, a cui era presente in remoto il presule Gianpiero Palmieri, con la presenza del portavoce della Diocesi, don Giampiero Cinelli e dei due rappresentanti della Caritas, Giorgio Rocchi e Fernando Palestini, oltre a spiegare le modalità degli eventi, tutti volti a sottolineare l’incontro con le persone del territorio che hanno maggiormente bisogno, ha messo in evidenza la situazione che caratterizza la terra ascolana in questo momento.

 

Una condizione che, di pari passo con il report nazionale redatto dall’Istat, vede un abitante su dieci in condizioni di povertà, con 8,5 % dei lavoratori che non riesce ad arrivare a fine mese pur guadagnando stabilmente uno stipendio. «Negli ultimi dieci anni la povertà è aumentata del 40%: per questo motivo è sempre maggiore presso la Caritas il numero di persone che si recano nei centri di ascolto», ha detto il direttore Giorgio Rocchi, certo che si tratti di momenti che hanno l’obiettivo non solo di ascoltare ma anche di sostenere chi ha autentica necessità.

 

«A mettere in luce il fenomeno è la ludopatia, dipendenza che vede nel nostro territorio il record nazionale», ha ricordato il vescovo Palmieri, evidenziando che la tendenza al gioco è aumentata del quadruplo rispetto a 20 anni fa. Una patologia vero specchio dei tempi, che coinvolge soprattutto i poveri, che più sono in difficoltà e che maggiormente giocano, finendo col perdere.

Il vescovo Palmieri

 

«Il significato della “Giornata Mondiale dei Poveri 2025” è quello del messaggio di Papa Leone che si pone, nel cuore dell’anno giubilare, come un invito a gettare di nuovo le ancore della nostra fede nelle profondità della vita reale, dove abitano le fragilità e germoglia la speranza», ha aggiunto il presule in merito a questa quarta edizione, il cui messaggio richiama ciascuno a riconoscere che la povertà non è un incidente della storia, ma un luogo teologico, un incontro possibile con il volto di Dio che si fa compagno di strada dei più piccoli e che interpella tutti.

Il programma di “Scambi di Bellezza” prevede per il pomeriggio di venerdì 21 novembre, al teatro parrocchiale San Luca Evangelista di Villa Pigna, sia la presentazione dei dati nazionali e locali del “Rapporto Povertà Caritas 2025” che un convegno sul tema ad opera di Walter Nanni, approfondendo l’emergenza circa l’indebitamento che vede sempre di più come vittime la persone intorno a noi. Un simposio che sarà curato dal sociologo Maurizio Fiasco.

Palestini

 

Sabato 22 e domenica 23 novembre, inoltre, si terrà l’iniziativa “Caritas a porte aperte”, con l’opportunità di visite guidate aperte a tutti alle opere Caritas della diocesi di Ascoli. In particolare, alle ore 17 di sabato 22 novembre, presso il salone del Pas in viale De Gasperi avverrà il debutto del coro “Canta che ti Pas”, esperienza musicale di coinvolgimento tra persone della Caritas, in virtù di quanto si sta facendo per l’inclusione, la prossimità, la vicinanza a coloro che stanno vivendo momenti di difficoltà.

 

«Nell’occasione abbiamo proposto ai commercianti del territorio di esporre un cartoncino su cui è possibile mediante un Qr code venire a conoscenza delle storie di tante persone, condividendo con loro le loro vicende, costituite da bellezza e speranza», ha detto infine il vicepresidente Caritas Fernando Palestini, certo dell’importanza di vivere appieno con chi ha bisogno questa


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