Samb, visita al carcere del Marino:
«Vissuto un momento intenso»

SERIE C - L'iniziativa nell'ambito del progetto "Sport in carcere". «Speriamo di aver portato ai detenuti un po' di libertà. Da sottolineare la disponibilità dei nostri tesserati nel condividere questi momenti con i reclusi» le parole della dirigenza del club. "Sambenedettese Calcio-L’Unione di una Società con la sua città", convegno a Palazzo Capocasa
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di Benedetto Marinangeli

Una delegazione della Samb ha fatto visita ai detenuti del ramo giudiziario del carcere ascolano di Marino del Tronto. C’erano il direttore sportivo Pietro Fusco, il team manager Pietro Buongiorno e i calciatori Francesco Stanco e Mirko Miceli, che hanno portato in dono alcuni gadget e una maglia della Samb autografata da tutti i calciatori rossoblù.

La delegazione rossoblù fuori dal carcere (dal sito ufficiale della Sambenedettese)

«Abbiamo vissuto un momento molto intenso -dice Buongiorno– considerando anche per alcuni di noi era la prima volta in un carcere. Speriamo di aver portato ai detenuti un po’ di libertà in un luogo dove ce n’è davvero poca. Voglio sottolineare la disponibilità dei nostri tesserati nel condividere questi momenti con i reclusi, che hanno voluto raccontarci le proprie storie e le disavventure vissute. In sostanza, è stata un’esperienza che porteremo per sempre nel nostro cuore».
L’incontro, previsto dal progetto “Sport in carcere” del comitato marchigiano del Coni, è stato reso possibile grazie alla disponibilità della coordinatrice e capo area educativa del carcere piceno Maria Sparvieri e alla collaborazione delle educatrici Rossella Voltattorni e Cristina Sabatini, oltre alla disponibilità di Marcello Balloni e dell’istruttore del Coni Valentino D’Isidoro che per 8 ore a settimana fa praticare lo sport ai detenuti, il tutto sotto la supervisione della nuova direttrice Eleonora Consoli.
I giocatori rossoblù hanno dialogato piacevolmente con tutti e hanno fatto anche da testimonial (prestandosi per un breve “torello”) alla partita sei contro sei che i reclusi hanno disputato, mostrando anche qualche individualità tecnica di buon livello.

Zaffagnini è infortunato (Foto Cicchini)

«La presenza del Coni nelle carceri del territorio – aggiunge il presidente regionale, Fabio Luna – è un altro segno tangibile della volontà del Comitato olimpico, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, di promuovere, attraverso la pratica sportiva e motoria tra i detenuti, il valore sociale, educativo e di integrazione dello sport. Quelli che il Coni Marche pone in essere ogni anno all’interno degli istituti penitenziari sono tra i progetti più importanti dell’attività del Comitato. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità della Sambenedettese ed alla collaborazione dell’ufficio sport della Regione Marche e dei tecnici del Coni, a cui va il nostro sentito ringraziamento. Un grazie anche al referente della Giunta del Coni per i progetti nelle carceri, Giulio Lucidi, ed al delegato territoriale di Ascoli, Armando De Vincentis».

SQUADRA – La Samb continua la preparazione in vista della trasferta di Salò. Ben cinque gli infortunati: i difensori Zaffagnini e Cecchini ed i giovani Brunetti, De Paoli e Panaioli. L’ex Albinoleffe dovrà essere operato al ginocchio, mentre per quanto riguarda Cecchini, Roselli conta di recuperarlo almeno per la panchina.

Giovanni Pompei

STORIA E SAMB – “Sambenedettese Calcio-L’Unione di una Società con la sua Città” questo il convegno organizzato, per venerdì 15 marzo, dal Rotary Club  di San Benedetto del Tronto. L’incontro si terrà a partire dalle 17,30 nella sala convegni del Palazzo Capocasa di via Calatafimi.
Il primo dei relatori sarà il professor Gianluca Antonucci, docente dell’Università degli studi di Chieti e Pescara che parlerà della crescita dei giovani atleti e le difficoltà delle società di calcio di provincia. Della storia della Sambenedettese correlata allo sviluppo economico della città parlerà invece Emidio Lattanzi, ex responsabile della comunicazione della società rossoblù.
Quindi sarà la volta dell’ingegner Stefano Novelli che ripercorrerà la storia dei campi cittadini calcati dalla Sambenedettese, dalla storica “Trappoletta” fino al Riviera delle Palme. Le conclusioni sono affidate al presidente del Rotary Club Alberto De Angelis. Il convegno farà da preludio all’inaugurazione di un pannello ricordo del campo sportivo Unione “La Trappoletta” che avverrà sabato 16 marzo, alle 11, in piazza San Giovanni Battista.

Giò10 Onlus. Il grande cuore di Giovanni Pompei, ex attaccante della Samb, continua a battere in chi gli è stato vicino e soprattutto a fare del bene. Ha mosso, infatti, i primi passi l’associazione Giò10 Onlus, che è stata fondata dai famigliari del talento sambenedettese scomparso la scorsa estate a soli 37 anni. Una associazione che farà beneficenza nel nome di Giovanni, che come un leone ha lottato contro una malattia che troppo presto lo ha sottratto a parenti ed amici.


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