Col Pescara per espugnare il Del Duca
E’ l’obiettivo dell’Ascoli
che con 39 punti
blinderebbe la salvezza

SERIE B - Nel girone di ritorno i bianconeri mai vittoriosi in casa. Contro gli abruzzesi, quarti in classifica, è una partita molto delicata che in caso di vittoria, con sei gare ancora da giocare, metterebbe il Picchio al sicuro. Previsti i rientri di Brosco, D'Elia, Troiano e Ardemagni. Restano a casa Beretta e Ngombo. E’ anche la sfida degli ex. Due di loro sono speciali e pronti a viverla dalla panchina: Vivarini e Pillon
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di Bruno Ferretti

Espugnare lo stadio “Del Duca”, ovvero conquistare la prima vittoria casalinga del girone di ritorno. É questo l’obiettivo dell’Ascoli che domenica 7 aprile (fischio d’inizio ore 15) ospita il Pescara. I bianconeri hanno vinto a Cremona e nell’ulto o turno a Padova, ma in casa hanno raccolto solo 2 punti in 5 partite. Davvero pochi. Battere il Pescara, quarto in classifica e reduce dalla vittoria contro il Palermo, non sarà affatto facile. In caso di vittoria, il Picchio salirebbe a quota 39 e a quel punto, con sei partite ancora da giocare, la salvezza sarebbe blindata. Il derby marchigiano-abruzzese non è mai stato (è mai lo sarà) una partita qualunque, una come tante altre. Bensì una sfida sempre accesa, palpitante, emozionante, ben oltre le esigenze di classifica. Il duello tra i due allenatori, entrambi ex, é un motivo di interesse in più. Vivarini ha un passato pescarese, Pillon ha fatto grandi cose con l’Ascoli.

Brosco al rientro, è uno dei tanti ex: col Pescara ha conquistato la Serie A

Causa il perdurante silenzio stampa imposto dalla dirigenza bianconera e gli allenamenti a porte chiuse, la formazione dell’Ascoli si può solo ipotizzare. Scontata la conferma di Lanni (tornato titolare) fra i pali, in difesa è previsto il rientro di Brosco e D’Elia al posto di Padella e Rubin. A centrocampo dovrebbe giocare Troiano, fra Addae e Frattesi, con Casarini in panchina. Poi Ciciretti alle spalle delle punte Ardemagni e Ninkovic, mentre Rosseti, che in settimana si è allenato in maniera ridotta, potrebbe subentrare a partita in corso. Fra i 26 convocati mancano solo Beretta e Ngombo.

VIVARINI CONTRO IL SUO PASSATO – Abruzzese di Ari (mille abitanti in provincia di Chieti) Vincenzo Vivarini è stato nel Pescara prima come calciatore nel settore giovanile, poi nello staff tecnico. Era un attaccante fisicamente ben strutturato e passò in prima squadra allenata da Tom Rosati e Catuzzi. Dopo aver giocato con Turris, Gualdo, Monza e diverse altre, quasi tutte di serie C, nel 2004 tornò nel Pescara e venne inserito nello staff tecnico prima come osservatore, poi come vice degli allenatori Simonelli e Sarri, quest’ultimo poi trainer del Napoli e ora al Chelsea. Nella stagione 2007-2008 iniziò la carriera con il Luco Canistro, proseguendo con Renato Curi, Chieti, Aprilia, Teramo. Il resto è storia recente. Vivarini vive con la famiglia (la moglie Rossella, le figlie Ilaria e Flavia) a Francavilla al Mare a un tiro di schioppo da Pescara. E’ lì che tornerà dopo la partita, sperando di averla vinta.


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