Cantina Sociale di Castignano,
la storia di un territorio

CASTIGNANO - La vendemmia 2019. Il viaggio di Cronache Picene fa tappa in una realtà storica, che ha segnato gli ultimi sessant'anni non solo del paese e di altri Comuni limitrofi. L'enologo Andrea Gasparroni: «Quest'anno abbiamo avuto circa il 20% in meno di produzione uvica, ma con un aumento dei parametri qualitativi del vino bianco e rosso. Le favorevoli temperature atmosferiche hanno determinato uve sane e senza marciume»
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La Cantina Sociale di Castignano (Foto Simone Corradetti)

di Simone Corradetti

Tempo di vendemmia. Continua il tour di Cronache Picene nelle aziende vitivinicole e Cantine dell’Ascolano. Dopo l’azienda Pantaleone di Colonnata (Ascoli), la Tenuta De Angelis di Castel di Lama e la Cantina D’Angelo a Offida, è la volta della storica “Cantina Sociale di Castignano”, situata in contrada San Venanzo.
L’azienda agricola “Cantine di Castignano” è una delle tre più grandi Cantine cooperative delle Marche, potendo disporre di circa 500 ettari vitati e più o meno altrettanti soci conferitori, per una produzione media annua di circa 450.000 bottiglie. Da quasi sessant’anni è un punto di riferimento della viticoltura del comprensorio piceno, ma anche dell’olivicoltura, producendo infatti anche olio extravergine d’oliva di ottima qualità a un prezzo più che accessibile.

In effetti, la salvaguardia del rapporto prezzo-qualità, è il comune denominatore, quello che lega l’intera produzione aziendale. Altra caratteristica interessante, ma di tutt’altra natura, è il richiamo all’immagine dell’Ordine cavalleresco dei Templari, che si può ritrovare in alcune etichette. Una testimonianza di come i Templari, monaci-combattenti e provetti agricoltori, nel loro passaggio a Castignano, in direzione Gerusalemme, nel XII secolo, riuscirono a modificarne le abitudini e l’economia, così da radicarsi profondamente nella cultura e nella tradizione locale.

L’azienda è stata fondata nel 1960, con lo scopo di vinificare le uve degli agricoltori associati, le cui aziende sono ubicate nel territorio di Castignano e nei Comuni limitrofi, che iniziano precocemente a distinguersi con prodotti di qualità. Infatti già nel 1977 con un Rosso Piceno Superiore DOC ottiene il Diploma, con Medaglia d’Oro al 5° Concorso Nazionale Vini Doc “ Premio Douja d’Or” di Asti.

Entrando nella cantina, veniamo accolti dal giovane enologo, Andrea Gasparroni, che ci tiene a rimarcare «l’importanza dell’azienda castignanese su tutto il territorio marchigiano. In questa vendemmia 2019 abbiamo avuto circa il 20% in meno di produzione uvica, ma con un aumento dei parametri qualitativi del vino bianco e rosso. Le favorevoli temperature atmosferiche – conclude – hanno determinato uve sane e senza marciume».

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