Garante dei diritti per l’infanzia,
in pole l’avvocato Di Nicola

ASCOLI - L'insediamento di questa nuova figura è prevista per il 18 novembre quando è in programma il Consiglio comunale aperto
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Annagrazia Di Nicola

Conto alla rovescia per la presentazione ufficiale del nuovo Garante dei diritti per l’infanzia che il Comune ha deciso di istituire a seguito del voto favorevole del Consiglio comunale (leggi l’articolo). L’entrata in servizio della nuova figura avverrà proprio nel corso di un Consiglio aperto che è stato convocato per il 18 novembre alle ore 15 a palazzo dei Capitani. Secondo i rumors che filtrano dall’Arengo è in arrivo la nomina dell’avvocato Annagrazia Di Nicola che già a capo della Camera Minorile e tesoriere dell’Unione nazionale.

Una super esperta nel campo quindi con all’attivo anche numerosi convegni ed iniziative pubbliche svolti in città sul tema sempre delicato dell’infanzia e della giustizia. Il Comune, comunque, per fare le cose per bene, aveva emanato un bando pubblico per reperire questa figura con scadenza fissata al 31 ottobre scorso. In base alle intenzioni dell’amministrazione, il Garante “sarà individuato fra persone d’indiscusso prestigio e di notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, psicologiche e/o sociali o pedagogiche, ovvero delle attività sociali, educative, psico-sociali nei servizi pubblici o del privato sociale attivi nel territorio cittadino, purché in possesso dei requisiti necessari per la nomina dei consiglieri comunali (di cui all’allegato sub b della presente manifestazione di interesse)”.

Inoltre, il garante dovrà essere in possesso, per la durata del mandato, di tutti i requisiti di eleggibilità, compatibilità e conferibilità, previsti dalle norme vigenti. E ancora: il Garante è un organo monocratico e l’incarico è incompatibile con l’esercizio contestuale di funzioni della magistratura ordinaria e onoraria, dei dipendenti pubblici nei settori della giustizia, della gestione di enti pubblici o privati operanti in materia sociale, educativa o socio-sanitaria. È esclusa la nomina nei confronti del coniuge, ascendenti, discendenti, parenti e affini fino al terzo grado di amministratori comunali. È altresì incompatibile con cariche pubbliche elettive. Non sono previsti compensi al di fuori dei rimborsi per le spese sostenute in città o in trasferta per i compiti dell’ufficio. La scelta finale spetterà al sindaco in base a una rosa di idonei valutati dal segretario generale sulla scorta dei curriculum pervenuti.

rp

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