di Renato Pierantozzi
Via libera dal Consiglio comunale al bilancio di previsione 2020 della Ciip spa proprio nel momento in cui si avvicina l’avvio dei lavori per il nuovo acquedotto del Pescara finanziato per 27 milioni di euro con i fondi, in parte, statali. «Venerdì (7 febbraio, ndr) ci sarà un’assemblea alla Ciip -ha annunciato il presidente della società, Giacinto Alati– proprio per presentare l’opera». L’acronimo scelto è “Nap” (Nuovo acquedotto del Pescara”) definito come “la grande opera innovativa e antisismica del territorio” Anche sulla crisi idrica sempre più dura, il presidente Alati prova a sdrammatizzare. «Quando sono entrato in quest’aula mi hanno chiesto se aumentava la bolletta -ha rivelato- Ho risposto che l’acqua non aumenta perchè non ce l’abbiamo.
Giacinto Alati
Grazie agli investimenti fatti sugli acquedotti di soccorso stiamo comunque fronteggiando la crisi». Sul fronte dei numeri, come testimoniato dai dirigenti Cesare Orsini (bilancio) e Carlo Ianni (gestione) sono arrivati numeri imponenti: 190 milioni di investimenti in dieci anni con un tasso annuale di 19 milioni, 7 milioni di utile, accordi di rete con gli altri gestori delle Marche del Sud e il progetto dell’anello dei Sibillini (per cui ci sono 6 milioni di euro) per interconnettere le reti in caso di crisi. Anche sulla qualità dell’acqua, l’ing. Ianni ha rassicurato anche se quella degli impianti di soccorso non è certo come quella delle sorgenti montane. Si sta comunque limitando l’uso del cloro grazie al nuovo sistema di disinfezione a raggi “uv” «Gli uffici tecnici comunali non hanno la capacità di realizzare gli investimenti come quelli della Ciip – ha fatto notare il grillino Massimo Tamburri – L’interconnessione delle reti è positiva. Sulla tariffe come il report di Cittadinanzattiva ci dice che siamo un po’ più cari di Macerata e Ancona, mentre Pesaro è tra le più alte d’Italia. Se ci sono utili perchè non abbassiamo le tariffe? Sul personale è importante che continua a crescere, mentre il ricorso agli esterni per le manutenzioni esterni non ci piace. Pensavamo che avesse una squadra propria di manutentori. Sulla qualità dell’acqua magari indichiamo sulle bollette da dove proviene».
Marco Fioravanti (Foto Andrea Vagnoni)
Anche il consigliere Francesco Ameli (Pd) ha chiesto di specificare meglio la provenienza dell’acqua per fornire maggiori informazioni ai cittadini. «E’ un’azienda seria, un vanto per la città di Ascoli e i cittadini ne traggono beneficio», ha detto il consigliere di maggioranza Alessandro Filiaggi. «La nostra tariffa è inferiore alla media del Centro Italia -ha detto poi il dirigente Cesare Orsini- ma dobbiamo considerare anche quanti soldi le società investono sulla rete. Su 100 euro di tariffa, ad esempio, 45 sono per gli investimenti. Uno studio del passato ha dimostrato che la Ciip da sola aveva in programma il 33% degli investimenti di tutti i 12 gestori delle Marche. Quest’anno c’è stato un milione di euro in meno a causa dei costi dell’energia necessari per gli impianti di sollevamento. L’utile serve per fare gli investimenti ed avere il cash flow. E’proprio il meccanismo nazionale della tariffa idrica». Anche il sindaco Marco Fioravanti ha riconosciuto la virtuosità della società a partire dal capitale umano. «Ci saranno 19 milioni di euro di investimento -ha detto- Credo che siano numeri utili per il territorio. Tra le righe avevo visto un minore impegno per Ascoli, ma poi l’ottimo Orsini mi ha spiegato che ogni anno c’è un più o meno. Chiediamo comunque di continuare ad investire ad Ascoli come è stato fatto in modo lungimirante per l’impianto di soccorso di Castel Trosino vista la crisi idrica». Non è mancato poi un battibecco tra i consiglieri Alessio Rosa e Piero Celani frutto ancora dei veleni della passata campagna elettorale in cui si paventavano possibili cambi al vertice della società idrica. «Portami gli articoli dove chiedevo questo, stai attento a fare nomi» ha detto Celani. Via libera alla fine anche al registro della bigenitorialità e alla modifica del regolamento edilizio per facilitare la realizzazione di appartamenti di dimensioni più piccole all’interno di uno stesso piano.
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