La cabina di coordinamento riunitasi a Roma
«Abbiamo posto nuove pietre miliari per riportare più velocemente i cittadini terremotati nelle loro case», ha commentato Piero Farabollini, commissario straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, al termine della cabina di coordinamento che si è tenuta oggi, 14 febbraio, a Roma. L’ultima prima di lasciare lo scranno a Giovanni Legnini, nominato poche ore dopo dal Governo. Il motivo di tanto entusiasmo, l’approvazione dell’ordinanza che disciplina l’autocertificazione da parte dei tecnici incaricati di predisporre le domande per la ricostruzione privata, ricompresa nell’articolo 12 bis del decreto sisma 123 del 2019. «Per agevolare l’indispensabile supporto a questo processo da parte dei professionisti – ha aggiunto Farabollini – si sono discusse anche modalità e criteri per la realizzazione di un foglio di calcolo del contributo univoco predisposto dalla struttura commissariale che lo sta realizzando con il contributo fattivo di quanti sono coinvolti nel processo istruttorio»
Piero Farabollini
Il Commissario, d’intesa con le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, ha anche stabilito le fasce di importo relative alla tipologia di intervento a cui si applica. Con ordinanza “omnibus” inoltre l’assemblea è intervenuta sulle maggiorazioni per le murature, l’incremento del compenso per la realizzazione dei piani attuativi, l’alienazione del diritto sull’immobile, l’acquisto del terreno per le opere pubbliche ed il pagamento degli oneri di occupazione del suolo (che saranno ricompresi nel contributo), l’incremento del numero di incarichi per le relazioni specialistiche ed i nuovi scaglioni per la retribuzione delle spese tecniche ai professionisti.
Nel corso della cabina è stata anche ratificata la nomina del Comitato Tecnico Scientifico che vede la partecipazione di componenti di elevata professionalità ed esperienza in ambito giuridico, urbanistico, di ingegneria sismica e di tutela e valorizzazione dei beni culturali con particolare riguardo al territorio delle regioni interessate dal sisma.
Al termine dell’incontro Farabollini, già con le valigie in mano, ha riepilogato i dati relativi alla ricostruzione in tutte le regioni del cratere. Tanto per fare un esempio, nel Comune di Ascoli, a fronte di 1.770 potenziali richieste di contributo, di cui 944 per danni gravi e 826 per danni lievi, al 31 dicembre 2019 erano state presentate 452 domande. Di queste ne sono state decretate 183. Ce ne sono dunque 269 in lavorazione, 149 in capo al Comune, 93 ai professionisti e 27 negli Usr.
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