Mario Cruciani, il “piccolo partigiano”:
la sua testimonianza
in un documentario (Video)

FESTA DELLA LIBERAZIONE - Il 25 Aprile nel racconto della cattura e della fuga dalla voce della "staffetta" di Roccafluvione, dove è morto nel 2015, nell'estratto di “Annanzearrete-Voci e volti del Fluvione”. Il ricordo di Perini, presidente Anpi
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Estratto del documentario “Annanzearrete. Voci e volti del Fluvione”, realizzato nel 2009 da Guido Ianni, Letizia Bellabarba e Federico De Marco

 

Il partigiano Mario Cruciani, di Roccafluvione, è morto nel 2015 a 89 anni. Nel 1944, lui “staffetta” partigiana, venne fatto prigioniero dai tedeschi e condannato alla fucilazione. Incredibilmente, però, proprio nel giorno previsto per l’esecuzione, riuscì a scappare e a mettersi in salvo.

Mario Cruciani

Mario Cruciani, per tutti il piccolo partigiano, comunista duro e puro sino all’ultimo, pungolo per quegli uomini di sinistra che secondo lui non rispettavano i valori della sinistra, è stato un simbolo della lotta partigiana nel Piceno e di chi non accettava compromessi.

Nel 2015, durante la celebrazione del 3 Ottobre, l’allora vice presidente (oggi presidente, ndr) dell’Anpi Pietro Perini, così ricordò la figura di Mario Cruciani scomparso da pochi mesi: «Mario era un comunista, ma prima ancora era un partigiano.

Pietro Perini, presidente Anpi

Era un comunista nel senso più ampio del significato di comunismo, era un comunista di quelli che non esistono più, di altri tempi, ancora con la falce e martello e la testa di Lenin in bella mostra sul suo berretto, uno di quelli che diceva sempre pane al pane e vino al vino. Era fiero di esserlo, ma la cosa che lo inorgogliva più di ogni altra era quella di poter dire che era stato un partigiano».

Appena ragazzino, già staffetta partigiana, resistette alle torture dei tedeschi che lo avevano catturato e lo volevano far parlare, ottenendo da Mario solo un ostinato e fiero silenzio. E Mario non solo non tradì i suoi superiori ma durante la notte, benché dolorante per gli schiaffi e i calci ricevuti, riuscì a fuggire.

Oggi “Cronache Picene” propone ai suoi lettori un estratto del documentario “Annanzearrete-Voci e volti del Fluvione”, realizzato nel 2009 da Guido Ianni, Letizia Bellabarba e Federico De Marco, in cui, nella parte dedicata alla guerra, Mario Cruciani racconta della sua vita di partigiano.

 


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