Dopo il via libera del Consiglio comunale di Ascoli (leggi l’articolo), si attende ora il pronunciamento della Provincia di Ascoli che dovrà concedere o meno l’autorizzazione per la realizzazione del nuovo impianto per la produzione di biometano nei pressi della discarica di Relluce.
Il sito di Relluce
Il pronunciamento dell’Ente di Palazzo San Filippo è atteso per la fine del mese di giugno quando scadrà il termine dato per le riunioni dei tavoli tecnici istituiti per analizzare la corposa documentazione alla base del progetto.
L’impianto, secondo i favorevoli alla realizzazione, permetterebbe di riutilizzare la frazione umida dei rifiuti solidi urbani trasformandola in metano liquido o concime per una capacità complessiva di circa 40.000 tonnellate di materia lavorabile.
Complessivamente i 33 Comuni del Piceno hanno prodotto, nel 2019, in base agli ultimi dati ufficiali del Catasto nazionale dell’Ispra, circa 36.000 tonnellate di rifiuti umidi.
I contrari alla produzione di bio metano, tra cui il sindaco di Appignano Sara Moreschini (leggi l’articolo), sottolineano invece la mancanza di una rete dove convogliare il combustile che dovrà quindi essere liquefatto e poi trasferito con i camion oltre al nuovo “carico” ambientale su un sito dove già esistono ben cinque vasche di rifiuti esaurite.
rp
LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI DEI 33 COMUNI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati