Dopo l’asse centrale di Monticelli, l’ex reparto maternità dell’ospedale vecchio, gli impianti Monte Piselli e l’ex Distretto Militare, il Comune di Ascoli ha deciso di candidare anche l’area “ex Sgl Carbon” per accedere ai fondi (160 milioni di euro in totale) previsti dal bando per “Contratto istituzionale sisma Centro Italia”.
Alle Marche è destinata la fetta più grande visto che oltre il 60% del cratere ricade in territorio marchigiano. Il bando scade il 15 luglio dopo la proroga concessa dal Governo.
La ciminiera dell’ex Carbon
Nel caso dell‘ex Carbon, il Comune di Ascoli ha accolto la proposta della società Restart (proprietaria del sito, ndr) per dare vita ad un partenariato pubblico-privato così come sancito dalla delibera di giunta approvata dall’Arengo nella seduta del 6 luglio.
L’obiettivo è quello di “accelerare la realizzazione del progetto avente ad oggetto la riqualificazione ambientale e la rigenerazione urbana, e specificamente il Programma di Riqualificazione Urbana denominato “Ex Sgl Carbon”.
In precedenza l’amministrazione comunale aveva candidato, senza successo, l’area “ex Carbon” per accedere ai fondi del bando Erap per acquistare immobili o alloggi da destinare agli sfollati del sisma (leggi l’articolo).
rp
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