I Carabinieri della Compagnia di Ascoli, in collaborazione con i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Ascoli e in sinergia con l’Inps provinciale di Ascoli, al termine di un’indagine durata settimane e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo, hanno denunciato sette persone che ricevevano un reddito di cittadinanza non avendone diritto, ovvero di somma superiore.
La caserma dei Carabinieri di Ascoli
Le indagini erano indirizzate a un monitoraggio su tutti i percettori di reddito di cittadinanza per chiarire eventuali irregolarità tra le richieste formulate. Ecco che così hanno scoperto palesi incongruenze rispetto alla sussistenza dei requisiti nel caso di ben sette persone che percepivano da mesi un reddito di cittadinanza notevolmente superiore a quello spettante.
Queste sette persone avevano omesso di comunicare notizie riguardanti la propria condizione giuridica o di loro familiari conviventi (inclusi soggetti che stavano espiando misure detentive), ottenendo in tal modo mensilità maggiorate.
Le indagini hanno consentito di appurare che l’importo complessivo delle somme indebitamente erogate ammonterebbe ad alcune decine di migliaia di euro.
Immediata la segnalazione all’Inps che ha stoppato l’esborso di ulteriori ingenti somme di denaro e contestualmente avviato le procedure per recuperare quelle versate.
Le sette persone, di età compresa tra i 45 e i 65 anni, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Gli accertamenti dei Carabinieri su questo fronte continueranno.
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