di Maria Nerina Galiè
Un presepe composto da 11 grandi sagome, tra cui la suggestiva Natività, sulla quale svetta l’inconfondibile e rassicurante stemma dei Vigili del fuoco: ieri, 18 dicembre ad Ascoli, è stato acceso nel corso di un’apposita cerimonia alla quale hanno preso parte anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ed il presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono.
Stefano e Simone Panichi, al centro Vincenzo Vannarelli
Un simbolo che ormai è diventata una tradizione per Ascoli, «iniziata – ha detto il vice direttore dei Comando provinciale di Ascoli dei Vigili del Fuoco, Vincenzo Vannarelli – nel 2012, con il Presepe sospeso, sotto il ponte di Cecco e per il secondo anno qui, nei giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele. Quest’anno abbiamo arricchito la scenografia con due nostri elementi fondamentali: la scala italiana e la manichetta.
Tutto questo, per molti di noi che per realizzarlo hanno rinunciato anche al tempo libero, è un modo per rinsaldare ancora di più il nostro legame con la città».
Parole che hanno molto in comune con quelle dei fratelli Stefano e Simone Panichi, dell’omonima impresa edile ascolana che ha contribuito a rendere possibile l’iniziativa: «Noi siamo lavoratori e collaborare con le istituzioni per tali momenti, ci inorgoglisce», sono state le parole di Stefano Panichi.
«Tutto quello che vedo intorno a me ora – ha continuato Simone Panichi – si può racchiudere in una sola parola: famiglia. Da quella per antonomasia che è la Natività, alla grande famiglia dei Vigili del fuoco. Famiglia siamo noi della Panichi insieme con i nostri collaboratori. Gli stessi giardini pubblici sono un luogo per le famiglie».
Il sindaco Fioravanti ha ricordato l’impegno della famiglia Panichi nell’iniziativa lanciata dal Comune “Adotta un giardino”: «Stefano e Simone mi chiamarono per dirmi: “Stiamo lavorando tanto ad Ascoli, che cosa possiamo fare noi per la città?” Non c’è nulla di scontato in quello che hanno fatto».
Il plauso del primo cittadino è andato ovviamente anche ai Vigili del fuoco che, come ha sottolineato insieme con Bono, «gettano sempre il cuore oltre l’ostacolo ma sono protagonisti di numerosi progetti sociali e culturali, come la bella manifestazione in Piazza del Popolo in occasione della festa di Santa Barbara (leggi qui)».
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