Dardust debutta al cinema: sua la colonna sonora del film “Mani Nude”

MUSICA - Nelle sale cinematografiche il film per il quale ha scritto le musiche, per prima volta nella sua carriera. Diretta da Mauro Mancini, la pellicola racconta una discesa agli inferi per i due personaggi principali, interpretati Francesco Gheghi ed Alessandro Gassmann
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di Filippo Ferretti 

 

È attualmente impegnato in tutta Italia in un giro di concerti denso di date e di pubblico, partito proprio da Ascoli lo scorso 5 maggio, “Urban Impression Tour”, ma in questi giorni c’è qualcosa di particolarmente speciale per lui. Parliamo dell’ascolano Dario Faini, conosciuto ai più come Dardust: produttore, musicista, autore, direttore di orchestra e ora anche autore di colonne sonore.

Dardust e il regista Mancini

 

Dallo scorso giovedì, infatti, è nelle sale cinematografiche di tutta Italia il film per il quale ha scritto in forma inedita le musiche, per prima volta nella sua carriera. Si tratta di “Mani nude”, ritorno alla regia a cinque anni dal debutto con “Non odiare” per Mauro Mancini.

 

La pellicola racconta di una vera e propria discesa agli inferi per i due personaggi principali, interpretati dal giovane Francesco Gheghi e da Alessandro Gassmann, precipitati in un gorgo in cui non esiste salvezza, redenzione, pentimento, perdono. Protagonisti di un mondo in cui i soggetti coinvolti mirano a sopravvivere, dove vince solo chi riesce ad uccidere il proprio avversario. Una storia in cui ognuno si illude di vedere nell’altro un briciolo di speranza, spazzata via ogni volta dai cazzotti e dal sangue che scorre durante gli scontri fisici allestiti nei teatri e nelle sale da bowling.

Il regista coi due protagonisti, Francesco Gheghi ed Alessandro Gassmann

 

Il film, tratto dal romanzo omonimo del 2008 di Paola Barbato e presentato a Venezia lo scorso settembre, ha convinto l’estro, la creatività, la sensibilità di Dardust, che mentre creava il suo quarto album, appunto “Urban Impressionism” e prima del giro di concerti, ha voluto accompagnare le sue note al piglio duro, a tratti feroce, delle immagini girate da Mauro Mancini.

 

«Per anni ho immaginato cosa significhi scrivere musica per una storia che non è la tua ma che mentre la attraversi un po’ lo diventa», spiega Faini di questa sua prima volta, che gli ha permesso di poter esaudire un desiderio che custodiva da tempo. «Ho atteso il momento giusto: ma non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato con qualcosa di così crudo, umano, necessario», dichiara l’artista ascolano a proposito di “Mani nude”, che segue il timido esperimento effettuato quattro anni fa a favore del cortometraggio di animazione “S.A.D – The Movie” diretto da Guilherme Gehr, con alcuni suoi brani editi.

Dardust e Casagrande

 

«Ringrazio Mauro Mancini per essersi fidato di me e Vanni Casagrande e al Trio Cavalazzi per avermi accompagnato anche in quest’altra avventura insieme», aggiunge, citando anche l’inseparabile team di musicisti con cui ha lavorato per realizzare i brani. La colonna sonora di “Mani nude” ha richiesto a Dardust, grande appassionato di arte cinematografica e di titoli memorabili contraddistinti da temi musicali – da “Labyrinth” con David Bowie a “Never Ending Story” di Limahl – un grande coinvolgimento emotivo.

 

«Negli ultimi anni i registi mi avevano cercato più volte ma si trattava sempre di commedie e per la mia musica volevo un dramma», conclude Dardust in merito ad un tale debutto, per il quale ha creato note di grande suggestione. Un valore talmente grande da aver fatto dichiarare al regista che l’intensità del film è attraversata da note in grado di incastrarsi alla crudezza della violenza raccontata.


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