“Comizi d’Amore per le Marche”, è il titolo della nuova iniziativa elettorale di Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, che partirà da Pesaro, in Piazzale Collenuccio, domenica 7 settembre alle ore 18 e lo vedrà poi nuovamente in tutte le province marchigiane per incontrare i cittadini.
«Da domenica parte l’ultima fase della nostra campagna elettorale che abbiamo deciso di chiamare “Comizi d’Amore’ non solo per citare Pasolini, ma soprattutto perché amiamo le Marche, tutte le Marche. Le sue città e i suoi borghi, le sue montagne e il suo mare, la sua gente operosa e seria, solidale e forte – dichiara Ricci –. Da mesi attraversiamo le Marche da nord a sud, dalle aree interne alla costa. La nostra è una regione da ricucire, a cui va restituita una visione unitaria, orgogliosa delle nostre radici e con lo sguardo dritto al futuro. Questo nostro viaggio, insomma, è anche la costruzione di una connessione sentimentale con la nostra terra e la nostra gente. In questo ultimo miglio, diamo forza, tutti insieme, alla speranza. Facciamo partire un cambio di Marche».
Ricci interviene anche sulla situazione relativa alle Province: «Per aiutarle c’è bisogno di un patto per il riassetto istituzionale, che permetta una riorganizzazione capace di garantire nuove funzioni e le risorse necessarie per rispondere alle esigenze dei comuni e dei territori. Serve una legge regionale efficace che incentivi le Unioni dei Comuni, così da individuare bacini omogenei per un lavoro comune che penso debba riguardare particolarmente le aree interne dove c’è esigenza di una ricucitura e, in questo, le Province possono avere un ruolo fondamentale. Per questo ho fatto le prime cinque proposte per l’entroterra delle Marche: un contributo di 30.000 euro a coloro che prenderanno casa nelle aree interne, trasporto scolastico e asili nido gratuiti, incentivi a medici e botteghe che svolgono un ruolo sociale nelle aree interne. Le Province inoltre possono diventare anche luogo di semplificazione, ragionando su una riforma degli Aato e degli Ata, siccome sono comunque assemblee di sindaci».
Infine, il punto sull’economia.
«L’economia delle Marche è ferma, ce lo dicono i numeri – spiega -. Saremo in prima linea per combattere le crisi aziendali e distrettuali, ci batteremo per portare nella nostra regione, i risultati necessari a far rinascere l’impresa nelle Marche».
«Istituiremo il salario minimo regionale, non sarà più possibile lavorare per la Regione Marche, direttamente o indirettamente, per meno di 9 euro l’ora. Perché sotto quella cifra non è lavoro ma è sfruttamento. – dichiara Ricci – Attueremo un piano per il superamento del gender pay gap e potenzieremo l’alleanza con la scuola e le Università delle Marche perché la formazione dei lavoratori del futuro, parte da qui. Investiremo in una nuova internazionalizzazione stanziando subito un fondo di 10 milioni di euro per le imprese, premieremo chi investe nella sostenibilità dell’impresa e nella qualità della vita del lavoratore e punteremo a diventare leader in Europa nell’applicazione dell’intelligenza artificiale nella manifattura».
(Spazio Elettorale a Pagamento)
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